“RESTART FARE IMPRESA” è il bando di Regione Abruzzo e FIRA dedicato alle micro piccole imprese e ai professionisti con sede (legale o operativa) ricadente nel cratere sismico aquilano 2009. Si tratta degli ultimi fondi della misura RESTART, stanziati per la “ripresa” economica di una vasta area nella quale rientrano tanti piccoli comuni della provincia di Teramo, quelli dell’Aquila (compresa la Città Capoluogo) e di Pescara. All’Avviso è possibile rispondere con il proprio progetto di investimento dal 25 luglio scorso, ma ad oggi le risorse – il cui totale ammonta a circa 10 milioni di euro -sono ancora disponibili per le imprese, che pertanto possono farne domanda. Ne abbiamo parlato con il Presidente di FIRA, Giacomo D’Ignazio.
– Presidente D’Ignazio, partiamo dall’inizio, cos’è “RESTART FARE IMPRESA”, a chi è destinato e soprattuto chi ne sta beneficiando?
Si tratta di fondi molto attesi dai territori coinvolti e che finalmente insieme alla Regione Abruzzo dallo scorso anno siamo riusciti a mettere a disposizione delle micro piccole imprese e dei professionisti con sede nei comuni ricadenti nel cratere sismico 2009. Si tratta non solo dell’Aquila città ma di tanti piccoli comuni, anche della provincia di Teramo. Ne stanno beneficiando le aziende che ritengono lo strumento adatto alle proprie esigenze e mi fa piacere costatare che sono molte quelle che stanno facendo domanda, questo vuol dire che nello scrivere la misura abbiamo saputo intercettare le loro necessità.
– E quali sono queste necessità? Ci faccia un esempio.
Soprattutto la tipologia di strumento, poiché il progetto unico di investimento prevede come finanziabili sia le spese per l’acquisto di beni materiali e immateriali sia il capitale circolante, ossia quella liquidità utile alle imprese per pagare le fatture di energia e gas e permettere l’acquisto di materie prime per le proprie scorte. Dal riscontro fatto la maggior parte delle domande è stata, infatti, per il circolante.
– I fondi sono ancora a disposizione delle imprese?
Parliamo di circa 10 milioni di euro stanziati, per cui il plafond è ancora in parte disponibile e le aziende, anzi, sono invitate a rispondere all’Avviso presentando un proprio progetto di investimento. Si tratta di una misura a sportello, pertanto non esiste una scadenza temporale, infatti noi continueremo ad assegnare le risorse fino a esaurimento fondi. In FIRA portiamo avanti un monitoraggio costante e pertanto siamo sempre a conoscenza di quante risorse siano ancora disposizione delle imprese. A beneficio delle imprese ci tengo a ricordare che questo bando prevede uno strumento combinato – una garanzia concessa dai Confidi e un fondo perduto -, e nel bando vanno indicate entrambe.
– Finora avete escluso molte domande?
Le domande dichiarate inammissibili durante la fase istruttoria sono state poche. Il bando non ha grandi barriere all’ingresso. Le motivazioni di esclusione hanno
riguardato casi come il codice ateco non ammissibile perché non corrispondente a quelli previsti dall’avviso o l’indicazione della forma di aiuto errata, che come dicevo è combinata e pertanto non può essere richiesto solo il fondo perduto.
Per maggiori informazioni è possibile consultare l’Avviso sul sito di FIRA nella sezione “Bandi e Agevolazioni” o al link diretto https://www.fira.it/fira-restart-fare-impresa/ (dove è possibile trovare anche l’elenco dei comuni ricadenti nell’area del cratere sismico aquilano 2009) o rivolgersi sia alla sede di Pescara che allo sportello FIRA ORIENTA all’Aquila a Palazzo dell’Emiciclo.
I due sportelli sono a disposizione anche per avere una consulenza su tutti gli altri bandi ed essere consigliati su quelli più adatti alle proprie esigenze.