Gara difficile, per il momento poco felice del Teramo, più che per la forza della Giana Erminio: le due squadre sono divise da due punti, avendo i biancorossi vinto tre volte (contro due), realizzato gli stessi goals (11) e subiti due in più (15 e tutti nella ripresa).
Il rendimento in campionato, insomma, è pressoché analogo e tanto basta per dire che sarà una partita ostica, nella quale prenderne da subito il controllo sarebbe cosa auspicabile, senza però correre il rischio di gestirla male fisicamente e mentalmente.
Certo è che le idee sull’undici da mandare inizialmente in campo sono, almeno per noi, particolarmente annebbiate: in settimana abbiamo creduto che Ranieri e Proietti potessero far parte attiva nella linea di mediana, ma Maurizi pare che non la pensi così (è pretattica?); crediamo da sempre che l’esperienza e le qualità di Vitale siano ingredienti indispensabili, in una linea difensiva giovanissima ma, pare che, difficilmente, lo vedremo in campo inizialmente.
Così fosse, con il rientro di Lewandowski, la linea difensiva la comporrebbero Ventola, Altobelli, Speranza, Piacentini e Fiordaliso e lì in mezzo giocherebbero Spighi, Proietti e De Grazia. I due offensivi? Una linea praticamente inedita con Barbuti e Zecca, vale a dire con gli attaccanti che erano considerati, in estate, i primi rincalzi di Piccioni e di Bacio Terracino, al quale un pò di panchina, almeno inizialmente, non farebbe male.
Abbiamo azzardato forse più di qualcosa, ma chi prova come noi a mettere in campo un minimo di logica, avendo a che fare con un allenatore le cui conferenze stampa servono a nulla, non resta che lavorare di logica altrui, magari provando a leggere in altra mente, di una persona perbene, simpatica, intelligente, ma che ha un brutto modo di comunicare. Almeno nel corso della settimana è così, parlando di calcio e del “suo” e “nostro” Teramo.