CAMPLI – C’è stato un tempo in cui, in un mese, realizzammo una viabilità alternativa guadando il letto di un torrente e in cinque mesi ricostruimmo il ponte su quel torrente, il tutto per evitare la chiusura di un’attività produttiva e la perdita di posti di lavoro e di economia per il territorio. La nota è della Filca Cisl di Teramo che sta seguendo il caso della piccola attività produttiva la Cave Canem – Inerti Ferretti di Campli, che da’ occupazione a 15 lavoratori diretti, ad un indotto di almeno altri 13 lavoratori e crea economia per un area interna con pochissime attività imprenditoriali.
Oggi, per la stessa Azienda, in 18 mesi, non si riesce ad avere la firma su un documento indispensabile per la prosecuzione dell’attività aziendale, – scrive il Segretario della Filca Cisl Teramo Giancarlo De Sanctis – dopo che lo stesso è passato al vaglio di decine di mani, uffici, dirigenti, ispettori, funzionari di ogni tipo, conferenze di servizi.
E’ un’azienda che stà per chiudere i cancelli a causa della burocrazia che la perseguita con lente, farraginose ed intricate procedure tecniche.
L’11 maggio 2017 l’azienda presenta alla Regione Abruzzo la richiesta di Autorizzazione Unica Ambientale, da rilasciare entro 5 mesi. A novembre 2018, dopo 18 mesi, l’azienda non ha ancora l’autorizzazione.
Eppure la pratica ha percorso, seppur con la tipica lentezza istituzionale, tutto il suo iter, acquisendo pareri e chiarimenti, persino da enti terzi non rientranti in quelli autorizzativi.
Il tutto sotto la costante e alacre vigilanza del Gruppo Carabinieri Forestali di Teramo, con acquisizioni documentali, richieste di accertamenti ed interventi ispettivi diretti.
Nonostante tutto ciò, all’atto dell’ultima firma, quella autorizzativa, ad inizio novembre 2018, la Regione ha ritenuto di dover “approfondire” il parere “urbanistico”, rilasciato e più volte ribadito, dal Comune di Campli.
Ora la domanda sorge spontanea: ma può la Regione avere “dubbi” sul parere di un altro Ente, peraltro ribadito ad ogni richiesta? E può averli dopo 18 mesi e innumerevoli documenti, pareri e relazioni ? E cosa vuol dire “approfondire” ? Se il parere è conforme, si autorizza; se non lo è si da mandato all’autorità giudiziaria per le specifiche competenze!
Abbiamo interloquito invano con la Regione per oltre 10 giorni; abbiamo chiesto un incontro al Presidente Lolli ed ai responsabili del settore Ambiente e del settore Acque, ma ad oggi non ci è arrivata alcuna convocazione.
Ci ha invece immediatamente convocati il Dottor Valente, commissario straordinario del comune di Campli, che ha ascoltato le nostre istanze sociali e si è detto disponibile ad intervenire per una soluzione che salvaguardi i posti di lavoro.
Siamo a conoscenza invece della convocazione di un incontro tecnico, richiesto dalla Regione, con l’azienda e tutti coloro che hanno rilasciato pareri e autorizzazioni, sviando così il confronto sociale con i lavoratori che tanto atterrisce gli interlocutori istituzionali di questa vicenda.
Visto che le questioni burocratiche sono più importanti di quelle sociali e che a nessuno degli interlocutori istituzionali interessa il destino dei lavoratori, delle loro famiglie e della comunità in cui vivono, l’assemblea dei lavoratori ha deliberato l’avvio di azioni rivendicative a partire dalla prossima settimana.
Siamo estremamente delusi che prima dei lavoratori, delle persone, delle famiglie, vengano le beghe delle burocrazia, la lentezza e l’inefficienza istituzionale, la repressione ispettiva.
Vorrà dire che sarà la Regione Abruzzo , dalla prossima settimana, a trovare ricollocazione lavorativa e salario per i lavoratori dell’azienda Cave Canem – Inerti Ferretti, magari proprio in tutti quegli uffici che stanno conducendo verso la chiusura la loro azienda.