TERAMO – Qualche giorno fa ho fatto richiesta di accesso agli atti per capire se esistesse una documentazione tecnica ed una valutazione fitosanitaria di un tecnico qualificato che possa giustificare un intervento invasivo di un albero monumentale ed identitario come l’olmo di Piazza Martiri della Libertà. La stessa richiesta è stata fatta per la quercia di Via Po.

Va forse ricordato al sindaco, che lui è il responsabile del patrimonio arboreo della città e che la incuria persistente verso beni di natura ambientale e paesaggistica costituisce un danno per tutti i cittadini. Relativamente agli alberi monumentali inoltre, ricordo che la legge 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” all’art 7, disciplina la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale.

E non c’è dubbio che l’olmo di Piazza Martiri della Libertà e la quercia di via Po hanno un valore ambientale e paesaggistico molto elevato, oltre che affettivo per molti concittadini teramani. Sarebbe giusta premura interrogarsi per capire a che punto si trovi il piano del verde di cui questa città si sarebbe dovuta dotare già diversi decenni fa, le cui linee di indirizzo sono state approvate solo ad ottobre dell’anno scorso.

È davvero incomprensibile il disprezzo che questa amministrazione ha per il patrimonio della città in termini di edilizia e verde pubblico. Quest’ultima incuria si aggiunge ai vuoti urbanistici creati dall’inattività e l’inefficienza dell’attuale amministrazione, che in questi sei anni non è stata capace di portare a termine i lavori del palazzo comunale e di garantire scuole sicure pur avendo soldi a disposizione – Niki Bartolini, Gruppo Teramo sul Serio