PESCARA – “L’assoluzione di Gianni Di Pangrazio è una grande notizia per la democrazia, per l’Italia, per l’Abruzzo e per Avezzano. Il Sindaco torna con onore dove i cittadini lo hanno mandato e scelto. All’ultimo referendum sulla giustizia mi battei per l’abrogazione della Legge Severino, legge distorsiva, figlia di un populismo da salotto. Non si può sospendere la democrazia, la facoltà della sospensione deve essere in capo al giudice, che valuta caso per caso, non certo un automatismo, anche in ragione della tenuità dei fatti contestati. L’assoluzione di Di Pangrazio conferma la validità allora, come ora, di superare la Severino, non si può sospendere la democrazia”. Lo afferma in una nota il coordinatore regionale di Italia Viva Camillo D’Alessandro, deputato uscente della scorsa legislatura.
“Sono sinceramente contento per l’assoluzione di Gianni Di Pangrazio, che dopo oltre un anno di sospensione dalla sua carica da sindaco oggi potrà tornare alla guida della città di Avezzano. Un’assoluzione che rende giustizia alla persona, nonostante lo stop imposto dalla legge Severino, che ha di fatto congelato l’azione di un sindaco che ha più volte avuto la fiducia della comunità”. Così il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci che conclude: “Nell’augurare al primo cittadino buon lavoro, mi preme però sottolineare l’esigenza che chi vive trincee istituzionali, come lo sono ad esempio i Comuni, deve poter essere trovare sistemi di garanzia normativi più solidi di quelli attualmente previsti. La sospensione imposta è risultata ingiusta a fronte della riabilitazione piena di questo pronunciamento della Corte d’Appello dell’Aquila, segno che sulla ‘Severino’ occorre aprire una riflessione senza pregiudizi”.