TERAMO – Un consiglio provinciale quello di questa mattina che si è acceso sul debito fuori bilancio da oltre 400.000 euro relativo alle spese in somma urgenza per il piano neve dello scorso anno. Ma anche sul Decreto Sisma. Il Presidente Diego Di Bonaventura invita i cittadini e le istituzioni ad andare a Roma a protestare. Una sorta di marcia su Roma. Un’altra. Di Bonaventura è stufo di leggere commenti e riflessioni positive sull’ultimo decreto votato in Consiglio dei Ministri “E’ una presa in giro. O meglio c’è un piccolo passo in avanti, ma che può andar bene dopo sei mesi dall’emergenza, non dopo tre anni! Da una classe che Governa dopo tutti i commissari e rappresentanti che sono arrivati ci si aspettava ben altro. Farabollini è venuto a Teramo a visionare le case Ater. Esce il decreto e dove manchiamo? Proprio sull’Ater. O siamo imbecilli o dobbiamo fare altro. E’ una presa in giro. Dopo 3 anni nulla. Allora io faccio qualche ragionamento: perchè non utilizzare i fondi ancora spesi? Non volete farceli spendere?. Neanche su un terremoto riusciamo ad incidere. Sono certo che i Ministri di un tempo non lo avrebbero permesso. Faccio un appello a tutti: dobbiamo farci sentire realmente. Perchè se il cuore dei governanti è piatto, dobbiamo utilizzare i defibrillatori”.