TERAMO – A distanza di 27 anni “le idee” di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino continuano a camminare su gambe di altre donne e uomini, docenti, dirigenti, amministratori, studenti, uomini dello Stato che non hanno dimenticato. E anzi vogliono ricordare e indicare un percorso di impegno, serietà, onestà, ai più giovani. A distanza di 27 anni nell’ambito del Premio Borsellino, le scuole e il Comune di Martinsicuro che hanno lavorato sulla figura di Carlo Alberto dalla Chiesa, il Liceo “Peano” di Nereto e il comprensivo di Corropoli – seguendo le indicazioni del “Piano nazionale per la promozione della cultura della legalità” del Miur – ricordano Falcone e Borsellino attraverso uomini su cui quelle idee camminano oggi: Don Aniello Manganiello garante del Premio dal 2010 e voce del centro don Guanella di Scampia, e Luigi Leonardi, l’imprenditore napoletano che per non subire più le estorsioni della camorra è stato costretto a diventare testimone di giustizia, far arrestare e condannare i suoi estorsori, e vivere sotto scorta.
Sono solo alcuni degli appuntamenti previsti in Val Vibrata, da sempre attiva e propositiva su questi temi. A seguire si svolgerà l’iniziativa intitolata ‘Ricordare per educare al futuro – Itinerari di memoria e percorsi formativi’ . Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono esempi concreti per i giovani, per rigettare quella cultura mafiosa che ha creato il terreno fertile per l’illegalità. Gli studenti rappresentano la potenziale classe dirigente di domani, il loro atteggiamento etico e culturale costituisce un fattore decisivo nel processo di emancipazione dalla mentalità mafiosa. E’ importante far conoscere ai giovani ciò che la mafia ha rappresentato e rappresenta; non solo la violenza stragista e terroristica, ma un’organizzazione criminale che vive, si serve di relazioni e alleanze in molti gangli della società; che si nutre di mercati protetti, che prevarica e sovverte le regole dello Stato di diritto e che condanna al sottosviluppo. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono entrati nell’immaginario collettivo di un’intera nazione, anzi ne hanno varcato i confini, con la capacità di trasferire negli ambiti più sani della società civile il culto delle istituzioni.