TERAMO – Senza nulla togliere alle qualità ed ai meriti di ciascuno, si ha sempre più l’impressione che il Città di Teramo difficilmente possa fare a meno della sagacia tattica e della forza in mediana di Ferraioli, uscito per una forte contusione dopo 35 minuti e che salterà sicuramente la gara di mercoledì prossimo, in attesa che l’ecografia chiarisca se sarà recuperabile per il derby di domenica 01 ottobre.
A questo si deve aggiungere il cambio di Tourè: a posteriori è stato un errore al pari del mezzo disastro nella gestione futura del suo sostituto, Rei, che è entrato al 60° minuto ed è uscito all’85°. Nello spogliatoio era comprensibilmente incavolato, come ci riferirà il suo allenatore (che domani ci parlerà) nel post gara.
La partita? Un Teramo più buono che discreto nella prima frazione, che ha chiuso in vantaggio con un eurogol di Dos Santos di testa (…e sono 5), mancando il raddoppio in un paio di altre circostanze: non è stata a guardare la Folgore Renato Curi, che ha impegnato severamente il bravo Negro con Olivi di testa e con una conclusione di Graziano dal limite. Al riposo il vantaggio biancorosso è comunque più che legittimo.
E’ nella ripresa che i biancorossi sono venuti meno, nonostante la grande prestazione del miglior uomo in campo, l’inesauribile Esposito. I pescaresi hanno gradualmente preso in mano la partita ed i tanti cambi hanno pure accentuato una certa superiorità territoriale, mai concretizzata. Ai tanti cambi operati dall’una e dall’altra parte, hanno fatto da contraltare due palle goal soltanto: la prima di D’Egidio al minuto 83 (conclusione alta) e la seconda di Bocchio due minuti più tardi, sulla quale è stato sicurissimo Negro (davvero bravo il portierino).
Altre note della partita?
- Il ritorno in campo di Antonelli dopo 7 mesi e dopo il terzo grave infortunio della sua carriera. Era giustamente felicissimo, e non solo lui.
- La perdurante assenza dei tifosi che al Bonolis non entrano: uno striscione affisso fuori dall’impianto è emblematico sulla situazione (in coda): almeno ad oggi.
- Altro striscione si è levato in Curva, per rivendicare un titolo sportivo che è della città ma che resta in mano alla proprietà Teramo Calcio 1913 (in coda): almeno ad oggi.