TERAMO – Un catechismo massonico dei primi dell’Ottocento è tornato alla luce, dopo quasi un secolo, in un fondo dell’Archivio di Stato di Teramo tra le pagine di un antico processo a carico di un pianellese, Vincenzo Cipriani, al quale venne sequestrato nell’ottobre 1824 e che, per averlo detenuto, fu condannato. 
La straordinaria caratteristica del catechismo massonico ritrovato a Teramo è di essere manoscritto. Catechismi massonici a stampa sono alquanto comuni e ne sono apparsi diversi nei tre secoli di storia della Massoneria italiana, di diverse Obbedienze e di diversa tradizione esoterica, ma i catechismi massonici manoscritti sono estremamente rari e ne esistono davvero assai pochi.
Per illustrare l’eccezionalità del rinvenimento, è indetta una conferenza stampa presso questo Archivio di Stato per le ore 11 di venerdì 27 settembre 2019. Verrà anche mostrato fisicamente il documento, consistente in un libriccino di 49 pagine più la copertina, interamente manoscritto. 
Saranno presenti i ricercatori Elso Simone Serpentini, Loris Di Giovanni e Roberto Carlini, che hanno condotto sul catechismo massonico uno studio approfondito, da più angolazioni e da diversi punti di vista, oltre che proceduto alla sua trascrizione integrale, in un libro intitolato “Il Manoscritto di Pianella”, edito da Artemia Nova Editrice in collaborazione con il Ce.S.S.M.A (Centro Ricerche Storiche per lo Studio della Massoneria Abruzzese.