Voglio esprimere il mio più profondo cordoglio per la perdita dell’ex Presidente della Giunta regionale ed ex ministro Ottaviano Del Turco.  È stato sindacalista, membro del governo e attore di spicco della politica delle riforme, caratterizzato da un profondo senso del dovere e da una totale dedizione verso il bene comune. Le sue doti umane, in particolare l’altruismo e la benevolenza, saranno ricordate come tratti distintivi del suo impegno pubblico. Giungano alla famiglia le mie più sentite condoglianze“. Questo il messaggio del senatore Guido Liris

Con profondo dolore, apprendo della scomparsa di Ottaviano Del Turco, una figura di spicco nella politica italiana e servitore dello Stato che ha dedicato gran parte della sua vita al servizio pubblico con passione e impegno. Ottaviano Del Turco è stato un grande sindacalista, Ministro delle Finanze durante il Governo Amato, Senatore della Repubblica e Presidente della Regione Abruzzo dal 2005 al 2008, periodo durante il quale ha dimostrato grandi capacità di governo. Ci lascia un uomo dalla grande sensibilità che esprimeva, anche, tramite l’arte e la pittura e che, forse, è stato costretto ad abbandonare fin troppo presto la scena politica. In questo momento di tristezza, ci uniamo al cordoglio della famiglia, degli amici e di tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato”. Queste le parole di Giulio Cesare Sottanelli, deputato abruzzese di Azione, che si unisce così al dolore di familiari e amici di Ottaviano Del Turco.

“L’Abruzzo perde un uomo politico e di cultura di valore. Ottaviano è stato capace di arrivare ai vertici delle istituzioni nazionali ed europee partendo da Collelongo, con la forza delle sue idee e con una lungimirante capacità di visione. Più di tutti ha saputo coniugare la figura dell’esponente della classe dirigente del Paese e l’uomo di cultura senza mai smarrire la dimensione popolare e il legame fortissimo con il territorio. Partecipare ad una delicata riunione del Consiglio dei Ministri, dipingere una delle sue apprezzate opere e trovarlo nel bar del paese a giocare a carte facevano parte, allo stesso modo, del suo vissuto pubblico e privato. Ricordo quando, venti anni fa, da giovane Assessore provinciale, fui invitato a casa sua per ascoltare le problematiche di tre agricoltori di Collelongo. Alla fine restammo noi due a parlare a lungo della sua idea di promuovere insieme un festival dei più begli incipit della letteratura. Mi salutò regalandomi un suo quadro che portai da mio padre a Luco, il quale lo appese molto contento nella nostra casa di famiglia. L’intenso lavoro sindacale e istituzionale lasciano alla Marsica segni tangibili di avanzamento economico e di innovazione: probabilmente la migliore stagione di buon governo che ha difeso il lavoro, la sanità pubblica e gli investimenti strategici, uno su tutti Telespazio. Riferimento indiscusso del socialismo italiano ha saputo dare un contributo significativo a questa ispirazione politica che resta tra i valori fondanti della nostra cultura democratica”. Queste le parole di Michele Fina.

“Addio ad Ottaviano Del Turco. Se ne è andato nel silenzio, nella sua casa di Collelongo dove ha trascorso nella malattia gli ultimi anni della sua vita. Il suo rifugio, un vero museo, pieno di suoi quadri e di quelli di artisti che conosceva ed amava. A Collelongo, con Ottaviano,  ho attraversato ogni stradina la notte di Sant’Antonio, a mescolare minestre nei pentoloni ed a brindare con i paesani. Il suo carattere burbero, a volte brusco, intimoriva, ma in realtà si discuteva con lui alla pari. Non faceva pesare i suoi ruoli importanti. Era stato un ragazzo povero, andato a lavorare a Roma e lì con sacrifici immani, era diventato il numero due della Cgil di Luciano Lama, Socialista sempre, parlamentare anche in Europa, ministro, tra i fondatori del Pd e poi Presidente della regione. Con lui Presidente della Regione ed io Presidente della Provincia ci fu una importante collaborazione su tante iniziative, salvammo i lavoratori di Collabora Engineering e di Collabora e lavorammo insieme col ministero per il nuovo lotto della Superstrada L’Aquila Amatrice e per tanti altri progetti della viabilità nella Marsica che tanto amava. Mi nominò alla Presidenza del Tsa con la missione precisa di risanarlo dal debito, missione che assolsi per poi dimettermi. Non sempre la pensavamo allo stesso modo, non mancarono divergenze e quando ti chiamava al telefono sospettavi sempre la strigliata, ma in realtà sapeva consigliare e sorridere ed aveva una grande ironia e cultura. Il suo arresto fu un trauma per me, mai risolto. La sua sofferenza dentro e fuori dal carcere, un dolore acuto. Il suo accusatore si risparmiò la detenzione. Delle tangenti denunciate non si è mai trovata traccia. Molte accuse caddero nei processi di appello. Ma lui fu stroncato, la Regione fu bloccata, si andò al voto e vinse la destra. Ho sempre pensato nei giorni bui del terremoto che se avessimo avuto Ottaviano Presidente, non avremmo subito tanti ritardi ed errori. Era un uomo che si faceva rispettare e che difendeva la sua terra. Molti che lo lusingavano, gli voltarono le spalle. So che ne soffriva. Condoglianze alla famiglia ed alla sua comunità. Spero che ora finalmente, riposi in pace”. Questo il ricordo dell’on Stefania Pezzopane.

“La scomparsa dell’ex Presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco segna in qualche modo la chiusura di un periodo della nostra storia politica e sindacale, nella quale ha impresso una impronta riconoscibile e decisa. Le battaglie condotte negli anni in difesa del diritto al lavoro e dei diritti dei lavoratori hanno sicuramente contribuito a tante innovazioni normative che ancora oggi rivelano la propria efficacia nel settore della sicurezza – ha ricordato il Presidente Sospiri -. Nell’attività politica ha sicuramente scritto pagine importanti. Alla sua famiglia rivolgo il cordoglio e le condoglianze, miei personali e dell’intero Consiglio regionale, per la grave perdita”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri in riferimento alla scomparsa dell’ex Governatore Del Turco.

“A titolo personale e a nome della comunità di Fratelli d’Italia Abruzzo, esprimiamo il nostro cordoglio per la scomparsa di Ottaviano Del Turco, che ha ricoperto importanti cariche sindacali e politico-istituzionali abruzzesi e dello Stato. Giunga ai suoi cari la nostra vicinanza”. Così, i parlamentari abruzzesi di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, Guido Liris, Guerino Testa ed il capogruppo in Consiglio regionale,  Massimo Verrecchia.

“Esprimo vicinanza alla famiglia per la scomparsa di Ottaviano Del Turco, di cui serbo il ricordo, da giovane studente di economia, dell’impegno e della passione con cui nei primi anni Ottanta, quale segretario aggiunto e insieme a Luciano Lama, segretario della CGIL, ha tutelato e difeso i diritti del mondo del lavoro in un periodo di grandi trasformazioni del sistema produttivo e sociale italiano, contribuendo alla modernizzazione del Paese”, così Luciano D’Amico sulla scomparsa di Ottaviano Del Turco.

“Con Del Turco scompare un esponente significativo di una stagione politica di rilievo non soltanto abruzzese, ma nazionale, per gli importanti ruoli rivestiti nelle istituzioni di cui è stato parte, negli organismi dello Stato, nel sindacato e, non ultimo, nel partito, di cui è stato membro del direttivo. La sua lunga carriera politica parla di un uomo che ha dedicato tutto il suo tempo alla cosa pubblica, non trascurando la sua comunità di origine, svolgendo sul nostro territorio un ruolo che a causa dell’inchiesta e del processo che hanno determinato la fine della consiliatura di cui è stato presidente, ha profondamente segnato gli ultimi quindici anni della sua vita. Un uomo al quale la politica deve sicuramente un riconoscimento”. Così il segretario regionale Pd Daniele Marinelli e il capogruppo in Consiglio Silvio Paolucci.

La comunità di Italia Viva partecipa al dolore per la scomparsa del Presidente Del Turco” Ad affermarlo il Presidente regionale di Italia Viva Camillo D’Alessandro. “Con lui ho svolto la mia prima esperienza in Consiglio regionale, e senza ipocrisie di oggi, che non gli piacerebbero per come l’ho conosciuto, nel PD allora, eravamo su posizioni politiche profondamente diverse. Porto con me il rispetto per la sua storia di giovane abruzzese partito da un piccolo Comune dell’entroterra che arriva ai vertici nazionali politici ed istituzionali“.