TERAMO – 14 reti realizzate in 21 gare, nello scorso campionato di Promozione: diciamo che sono numeri che non sorprendono coloro che conoscono le qualità calcistiche di Stefano D’Egidio. Era per una “scelta di vita” in Promozione e sarà così anche nella prossima Eccellenza. Esterno offensivo di qualità, rapido e che vede la porta, ha oramai sposato la “causa della risalita” con la maglia della sua città e quando, sulle orme che tra 1.000 partite gli avrà lasciato Alfonso Pepe, ne diverrà anche il capitano: un fatto da partorire naturalmente.

Lui, più di altri, avverte che aver perso la prima ufficiale della nuova stagione non è stato il modo migliore per approcciare al futuro, ed i supporter biancorossi è da lui che pretendono sempre qualcosa in più: è una delle leggi del calcio che, a 27 anni da compiere il prossimo 16 dicembre, compete ad uno soltanto, più di tanti altri. A Teramo è sulle sue spalle. Nel giorno del rinnovo, dichiarò: “L’Eccellenza è un campionato che ho già avuto modo di vincere con il Castelnuovo nell’anno del Covid; farò di tutto per bissare quel successo nella mia città“.

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