L’AQUILA – “Oggi, come 6 anni fa, ho vissuto una grande emozione, colma di ricordi tristi e inconsolabili ma anche speranza. Speranza che questi territori martoriati dal sisma tornino presto a vivere una dimensione che non sia fatta più di precarietà ed emergenza. Era la notte del 24 agosto 2016, e credo che il ricordo di quella terribile scossa e tutto ciò che seguì resterà per sempre, indelebile, nel mio cuore. Amatrice fu colpita drammaticamente ed insieme città e borghi di 4 regioni: Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria. In questi 6 anni, insieme al governo e al parlamento, abbiamo cercato di rendere meno pesante la vita a chi era rimasto nei territori devastati dal terremoto, accelerando il più possibile la ricostruzione e il ritorno alla normalità con molti provvedimenti, tra cui anche il SismBonus e CasaItalia per adottare le giuste iniziative per prevenire il danno conseguente al sisma”. Lo dichiara la deputata dem Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera e responsabile nazionale Pd Terremoti e Ricostruzione.
“La prevenzione – aggiunge l’esponente dem – è l’unica cura e su questo abbiamo investito come mai era accaduto prima. Tuttavia, resta la rabbia e la delusione verso chi ha deciso di far cadere prematuramente il governo Draghi impedendo l’approvazione di altri importanti provvedimenti per le aree terremotate, tra cui quello per i cantieri della ricostruzione 2009, che interveniva sull’aumento dei prezzi delle materie prime, il Codice della ricostruzione che il Gruppo Pd ha proposto, per fornire norme organiche per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma e non da ultimo, le misure a sostegno per le famiglie vittime dei terremoti. Misure importanti, attese da famiglie enti locali e imprese gettate al mare per meri calcoli elettoralistici”.
“Resta la consapevolezza – conclude Pezzopane – di essere riusciti, tra le cose più importanti, a rifinanziare le ricostruzioni di tutti i crateri, approvato le norme ed i finanziamenti per le stabilizzazioni, definite norme di semplificazione rivoluzionarie, istituito il fondo complementare sisma al Pnrr per 1780 milioni, solo per citare le questioni più importanti. Ma oggi il nostro pensiero più sentito e profondo è per chi non c’è più e ai loro cari, alle vittime del terremoto di Amatrice e dei territori colpiti”.