AMATRICE – Erano le 3.36 del 24 agosto 2016 quando, una violenta scossa di terremoto che distrusse diversi paesi del centro Italia provocando la morte di 299 persone. Fu la prima di una serie di scosse che, fino al 2017, continuarono a martoriare i territori di Lazio, Marche e Abruzzo. Sei lunghi anni, segnati dalla speranza di una ricostruzione connotata da polemiche e ritardi che oggi, però, a sei anni di distanza, sembra avere ingranato la marcia per partire concretamente.
Oggi, ad Amatrice, la commemorazione di quei momenti terribili, che resteranno nella memoria di tutti, alla presenza delle autorità dello Stato, del Commissario Straordinario per la Ricostruzione Giovanni Legnini, dei rappresentanti della Protezione Civile e dei rappresentanti dei territori, Sindaci e Presidenti delle regioni colpite in testa: Marco Marsilio della Regione Abruzzo, Nicola Zingaretti della Regione Lazio e Francesco Acquaroli della Regione Marche.
“A sei anni di distanza dal sisma si comincia a vedere qualcosa di concreto nella ricostruzione. E’stata dura per la popolazione e per il territorio. Le istituzioni sono presenti per garantire con il massimo sforzo il diritto dei cittadini di queste aree interne di tornare a vivere anche con maggiori servizi rispetto a quanti ne avessero in precedenza. Un impegno forte da parte di tutti perché ne vale il futuro di questa terra”. Lo ha detto il presidente Marco Marsilio partecipando oggi ad Amatrice alle celebrazioni per il sesto anniversario del sisma del Centro Italia.
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