MARTINSICURO – L’associazione Città Attiva interviene sulla vicenda del pozzo Donata, al largo della costa di Martinsicuro e pone delle riflessioni sulla questione delle trivellazioni nel mare Adriatico.

“Città Attiva sta seguendo con molta attenzione gli sviluppi della vicenda dell’autorizzazione concessa ad ENI per realizzare un pozzo di estrazione di idrocarburi, davanti alla costa della nostra Città”, si legge in una nota diffusa dall’associazione.

” Tutte le forze politiche ed associative ,sono concordi sulla necessità di bloccare questa iniziativa, appellandosi in via straordinaria al Presidente della Repubblica. Siamo fiduciosi che questa vicenda si risolva positivamente visto che ci sono molti argomenti a favore della revoca della predetta autorizzazione. Non ci sfugge che senza il comitato “no triv “che ha portato il problema all’attenzione della politica locale, ci saremmo ritrovati con un pozzo petrolifero davanti alle nostre coste. Per questo vogliamo ringraziare questo comitato che, con il suo fondamentale apporto, ci offre un’occasione per correggere una evidente forzatura verso l’ambiente. Non ci sfugge, altresì, che la situazione che ci obbliga a ricorrere al Presidente della Repubblica sia dovuta ad una certa “DISTRAZIONE “della classe politica nazionale che in caso di “ATTENZIONE “ci avrebbe portato a gestire la situazione con un normale ricorso al TAR. Siamo molto sensibili ed attenti a questo aspetto perchè Martinsicuro ha già dovuto pagare per una omissione di informazioni svariate migliaia di Euro per un famigerato debito che ha condizionato pesantemente la nostra attività amministrativa nel biennio 2015-2016. Situazione che abbiamo provveduto a fronteggiare, noi sì, con la diligenza ed il senso di responsabilità del buon padre di famiglia”.