Al 31 dicembre 2020 la popolazione residente in regione è inferiore di quasi 8.685 unità rispetto all’inizio dell’anno (-6,7‰), come se fosse sparito nel nulla più di un comune come Montorio al Vomano (8.283). Gli effetti negativi prodotti dall’epidemia Covid-19 hanno amplificato la tendenza al declino della popolazione abruzzese in atto dal 2013. Nel 2020 si registra il minimo storico di nascite (8.227), il massimo storico (16.296) di decessi dal secondo dopoguerra e una forte riduzione dei movimenti migratori (-616). Crolla il numero dei matrimoni: 1.746 contro 3.800 del 2019, pari al -54,1% (Italia: -47,5%). Sono in particolare quelli celebrati con rito religioso (2020: 24,5% del totale; 2019: 52,7%) che si contraggono in misura superiore a quanto si registra nella media del paese (-76,3% contro -68,1%). I matrimoni civili riportano un più modesto -34,1% (Italia: -28,8%). E’ quanto emerge da uno studio del CRESA, Centro Studi Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, su dati Istatcirca l’andamento demografico in Abruzzo, accelerato dagli effetti della pandemia Covid.

Alle conseguenze immediatamente riconducibili al virus, si legge nello studio, dovute all’aumento dei malati, dei ricoveri ospedalieri e dei decessi, si sono sommati i contraccolpi che le misure volte a contenere la diffusione dei contagi hanno prodotto sulla vita delle persone (restrizioni di movimento, interruzione totale o parziale di attività lavorative, limitazione nel numero di partecipanti alle cerimonie). Al 31 dicembre 2020, la popolazione residente in Abruzzo ammonta a 1.285.256 unità, mostrando nel periodo in osservazione un deciso peggioramento del trend demografico (-4,1‰ nel 2018; -5,2‰ nel 2019 e -6,7‰ nel 2020). Per quanto riguarda l’andamento provinciale, si osserva che è L’Aquila nell’ultimo anno a riportare il più intenso decremento del -8,4‰, in lieve peggioramento rispetto al -8,3‰ del 2019 e più rilevante del -5,9‰ del 2018. Seguono Chieti (-6,4‰), che, dopo un affievolimento del calo nel 2019 (-4,8‰), vede peggiorare leggermente la variazione fortemente negativa del 2018 (-6,2‰), Teramo e Pescara, entrambe in costante caduta negli ultimi anni (Teramo: -2,0‰ nel 2018, -4,6‰ nel 2019 e -6,9‰ nel 2020; Pescara: -2,1‰ nel 2018, -3,2‰ nel 2019 e -5,3‰ nel 2020).

Temi e Problemi n. 3_2021