TERAMO – Attesi 300 partecipanti tra imprenditori, tecnici e rappresentanti degli Enti pubblici alla prima giornata del seminario sul nuovo Codice degli Appalti che si terrà il prossimo 26 maggio all’Hotel Sporting di Teramo.

“Si tratta di un intervento del legislatore necessario per regolare un settore centrale per la vita del Paese” afferma il Vice Presidente dell’ANCE con delega ai Lavori Pubblici, Alessandro Scarpantonii“Siamo tuttavia consapevoli che la riforma potrebbe rallentare i processi amministrativi che dovranno adattarsi alle nuove norme. Per questo motivo”, prosegue il Vice Presidente, “analizzeremo dettagliatamente i nuovi contenuti legislativi di interesse per le imprese e per la pubblica amministrazione e lo faremo con partners di grandissimo valore: gli Studi Legali Piselli e Pepe-Guerrieri, lo Studio Sperini, la SOA Group e la società SGS”.

Il nuovo Codice è stato promulgato il 1° di aprile ma entrerà in vigore il prossimo 1° luglio con numerose eccezioni. La più importante riguarda l’esclusione dalle nuove regole delle opere finanziate dal PNRR, dal Fondo Complementare e dai fondi strutturali comunitari. La scelta si è resa necessaria per impedire rallentamenti all’esecuzione delle opere finanziate dall’Europa e dallo Stato che dovranno concludersi entro il 2026. Del resto la riforma del Codice degli Appalti era una delle condizioni poste dall’UE per l’erogazione delle anticipazioni finanziarie.

“Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici”, afferma Gabriele Sperini, “sostituisce il D.lgs. n. 50 del 2016 e ne supera completamente l’impostazione togliendo all’Autorità Anticorruzione quel potere di regolamentazione attuativa denominata “soft-law”. Le novità avranno senz’altro un notevole impatto nel settore (es. la riproposizione dell’appalto integrato, la digitalizzazione spinta della P.A., le procedure per l’affidamento dei lavori, la nuova disciplina del subappalto ecc…) ma gli effetti concreti potranno essere valutati solo con l’applicazione delle nuove norme. L’auspicio”, conclude Sperini, “è che possa aprirsi una fase di stabilità normativa in un comparto fondamentale per l’economia nazionale e che vive la terza riforma dal 2006 mentre la legge fondamentale sui Lavori Pubblici del 1865 è rimasta in vigore per ben 129 anni”.

“In attesa di vedere gli effetti dell’applicazione del nuovo Codice degli Appalti”, dichiara Guido Camera, Direttore Generale della Soa Group, “valuto positivamente i principi fondanti della riforma come quelli del risultato e della fiducia ed anche la spinta verso la digitalizzazione delle procedure con l’obiettivo di ridurre il carico burocratico. Non si può non apprezzare che il testo adottato presenti già gli allegati che ne completano il quadro normativo così da non ripetere gli errori avvenuti con il D. Lgs. 50/2016 rimasto poi orfano di gran parte dei provvedimenti attuativi. Per quanto concerne la qualificazione delle imprese”, conclude Camera, “non si registrano modifiche sostanziali a conferma della serietà ed affidabilità del sistema vigente”.

La seconda giornata del seminario si svolgerà in webinar il prossimo 9 giugno.