TERAMO – E’ saltata la preannunciata delibera di trasformazione in società di capitali della Società Sportiva Dilettantistica Città di Teramo, anzi è proprio saltata la riunione ch’era stata programmata per la scorsa settimana. Capita, ma in genere ne viene fissata contestualmente un’altra; così non è stato, tant’è che ad oggi non è in programma.
Il tutto nel mutismo generale della dirigenza, misto a qualche annuncio senza costrutto. Intanto il tempo passa con le settimane che volano, accrescendo la fase di stasi assoluta, in netta contrapposizione con la logica di quel che dovrebbe essere.
Ci siamo chiesti e continueremo a farlo, in attesa di risposte da dover dare alla città e non a noi, quanta e quale sia la reale volontà degli attuali associati di lasciare strada ad altri, o di percorrerla con un gruppo più ampio. Nel ricordare che il vigente Statuto stabilisce che fino alla stagione sportiva 2025-’26 saranno i soli soci fondatori ad avere voci in capitolo, crediamo che sia un atto dovuto quello di soddisfare gli interrogativi di tanti.
Una cosa è bene ricordarla: Teramo, a questi livelli, vale il Real Madrid e non va governato con i soli slogan, problematiche connesse a parte, che restano (purtroppo).
Stasera in trasmissione, con Tonino Valbruni, ci saranno altri uomini “veraci”: dall’ex vice-presidente del Teramo Calcio Srl, Ercole Cimini, allo sponsor ed associato al Città di Teramo, Cesare Spinelli, fino a qualche tempo addietro vice-presidente e poi, non stranamente, avvicendato (ricordate quando scrivemmo, per poi ricevere un male di insulti dai soliti noti, che quella società non avrebbe avuto vita lunga? – ndr -)
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