TERAMO – Nel merito dello stato di avanzamento delle procedure finalizzate alla ricostruzione post sisma 2016 degli edifici di proprietà Ater danneggiati dal sisma, l’Azienda evidenzia lo stato attuale dei 61 edifici, attualmente interessati  dalla ricostruzione.

In corso di realizzazione: n. 6 Teramo, Rocca Santa Maria, Notaresco, Basciano, Castelli e Valle Castellana.

Progetti completati in fase di approvazione: n. 3 Montorio al Vomano, Valle Castellana e Colledara.

Progetti in corso di realizzazione in fase conclusiva: n. 13 di cui 5 su Teramo, Montorio al Vomano, Atri, Valle Castellana, Campli, Cermignano, 2 su Civitella del Tronto e Cortino.

Le procedure di gara per affidamento incarichi di progettazione concluse sono 16, delle quali n° 5 su Teramo, n° 2 su Montorio al V., n° 2 su Martinsicuro, n° 2 su Isola del G.S., Atri; Bisenti; Silvi; Mosciano Sant’Angelo; Roseto degli Abruzzi.

Le procedure di gara in corso di espletamento sono 8 delle quali n° 7 su Teramo e n° 1 su Basciano mentre n° 10 sono in fase di avviamento: n° 8 su Teramo, Montorio al V. e Giulianova.

Le procedure relative ad edifici su Teramo  inoltrate all’Anac ed in attesa del Nulla Osta sono 5. Tali procedure riguardano per lo più edifici cosiddetti ‘misti’, cioè edifici in cui vi sono unità immobiliari di proprietà privata, per i quali è stata necessaria una attività istruttoria aggiuntiva finalizzata all’acquisizione delle deleghe da parte dei proprietari e che ha portato ad un allungamento dei tempi procedurali rispetto agli edifici a totale proprietà pubblica.

“In fase di elaborazione del cronoprogramma, nell’individuazione dei vari step operativi – dichiara la Presidente Ater Maria Ceci – si è anche tenuto conto delle variabili esterne che inevitabilmente concorrono nella determinazione degli atti di competenza: pareri, controlli, nulla osta e autorizzazioni dei vari enti preposti e sovraordinati, come ad esempio l’ANAC, l’USR, il Genio Civile, nonché Comuni e Sovrintendenza ai Beni Ambientali e Paesistici (soprattutto in caso di sanatorie per difformità urbanistiche) che, inevitabilmente, possono portare ad un allungamento dell’iter procedimentale. Al fine di ridurre al massimo i tempi procedimentali, è stato instaurato un rapporto sinergico sia con la struttura del Commissario per la ricostruzione, con l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione di Teramo e  con il  Genio Civile, anche con interlocuzioni informali in fase intermedia,  che sono risultati particolarmente efficaci per il rilascio dei provvedimenti dei rispettivi uffici”.

 

 

Sisma: Ater Teramo, i numeri della ricostruzione e i Progetti in fase di realizzazione, di approvazione o conclusiva

Sei interventi in fase di realizzazione, tre progetti in fase di approvazione, tredici progetti in fase conclusiva. Sono alcuni dei numeri relativi allo stato di avanzamento delle procedure per la ricostruzione post sisma 2016 di 61 edifici di proprietà Ater danneggiati dal sisma, resi noti dal presidente Ater Maria Ceci. Nello specifico, sono in corso interventi su sei edifici a Teramo,
Rocca Santa Maria, Notaresco, Basciano, Castelli e Valle Castellana, in fase di approvazione i progetti per tre interventi su edifici a Montorio al Vomano, Valle Castellana e
Colledara.
Sono invece in corso, in fase conclusiva, altri 13 interventi su Teramo, Montorio al Vomano, Atri, Valle Castellana, Campli,
Cermignano, Civitella del Tronto e Cortino, mentre sono state concluse 16 procedure di gara per l’affidamento di incarichi di
progettazione, delle quali 5 su Teramo, 2 su Montorio, 2 su Martinsicuro, 2 su Isola del Gran Sasso, Atri, Bisenti, Silvi,
Mosciano Sant’Angelo, Roseto degli Abruzzi.
Le procedure di gara in corso di espletamento, infine, sono 8 delle quali 7 su Teramo e 1 su Basciano, mentre 10 sono in fase
di avviamento: 8 su Teramo e le altre due su Montorio al Vomano e Giulianova. Altre 5 procedure relative a edifici su Teramo
inoltrate all’Anac sono in attesa del nulla osta.
“In fase di elaborazione del cronoprogramma, nell’individuazione dei vari step operativi, si è anche tenuto conto delle variabili esterne che inevitabilmente concorrono nella determinazione degli atti di competenza: pareri, controlli, nulla osta e autorizzazioni dei vari enti preposti e sovraordinati, che inevitabilmente possono portare ad un allungamento dell’iter procedimentale – sottolinea Ceci – al fine di ridurre al massimo i tempi procedimentali è stato instaurato un rapporto sinergico sia con la struttura del Commissario per la ricostruzione, con l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione di Teramo e con il Genio Civile, anche con interlocuzioni informali in fase intermedia, che sono risultati particolarmente efficaci per il rilascio dei provvedimenti dei rispettivi uffici”. (ANSA).