TERAMO – In occasione del 25 aprile, Festa della Liberazione, con cui si celebra la fine dell’invasione nazi-fascista, un momento che ha segnato profondamente la storia del nostro Paese, desidero rivolgere un doveroso omaggio alle donne e agli uomini che hanno offerto la propria vita per la liberazione dell’Italia e a quello spirito che più di
settant’anni fa li mosse.

La nostra democrazia affonda le sue radici nella lotta al nazifascismo e nei valori di libertà, indipendenza, fratellanza, umanità e pace che poi furono consacrati nella nostra Costituzione.

La Resistenza fu un movimento corale, ampio e variegato, animato da forze eterogenee di diversa estrazione sociale, politica e religiosa, unite dal comune fine della liberazione dell’Italia e dell’Europa dal totalitarismo e dall’occupazione militare straniera.

Anche la liberazione di Teramo fu frutto del sacrificio di coloro che immolarono la loro vita, così come accadde nella battaglia di Bosco Martese del 25 settembre 1943, pagina gloriosa nella storia della resistenza italiana dove fierezza e amore per la libertà rappresentarono per il popolo teramano e per l’Italia intera un unico e irrinunciabile ideale di vita.
È importante tener vivo il senso di autentica solidarietà e coesione che animò il sacrificio di tanti italiani con l’obiettivo esclusivo del bene comune.

Quest’anno, nel quale tutti noi ci troviamo ad affrontare una drammatica emergenza estesa, come ci è tristemente noto, a livello internazionale e mondiale, dobbiamo ricordare quei valori che furono i valori fondanti della resistenza e poi della nostra Repubblica, ricordandoci che le gravi difficoltà in cui si trova il nostro Paese le potremo superare solo con un forte sentimento di solidarietà e fratellanza, rinnovando ed attualizzando il sacrificio compiuto dai caduti e rivolgendo loro un pensiero riconoscente.

Con questi sentimenti auguro a tutti un buon 25 aprile.