TERAMO – Pasqua senza energia elettrica per gli inquilini di via Balzarini? Non c’è pace per gli sfollati della palazzina Ater di Colleparco che non potranno optare neppure per la soluzione provvisoria ed emergenziale, normalmente a disposizione dopo un primo distacco che risale allo scorso 7 febbraio. Ad annunciarlo l’assessora comunale Pina Ciammariconi. “Purtroppo è arrivata una lettera dell’Enel che dice che dal 28 marzo si provvederà al distacco della corrente – ci dice la Ciammariconi -. Gli inquilini saranno senza luce del vano scale e del corridoio e non potranno usufruire del riscaldamento, funzionante proprio con una corretta erogazione dell’energia elettrica. La palazzina, un modello di domotica, non è finestrata, quindi il distacco della luce nelle pertinenze condominiali equivale a farli stare al buio completo”. Per la Ciammariconi le responsabilità ricadrebbero sull’Ater, che dovrebbe far fronte al saldo del dovuto mentre non è così per la presidente Maria Ceci, la quale ha sempre ribadito come non competa all’azienda. Il sindaco Gianguido D’Alberto, al contrario, ha confermato di avere scritto una lettera alla stessa Ater. “L’ ho fatto a tutela dei cittadini invitando Ater a pagare entro il 28 di marzo, a seguito della stessa informativa ricevuta da Enel sul distacco”, ha detto il primo cittadino. L’Enel aveva già provveduto ad un distacco lo scorso 7 febbraio; successivamente c’era stato un allaccio provvisorio collegato al cantiere. “Si tratta di una cifra importante – ha detto ancora il primo cittadino -. Enel grazie alla nostra mediazione aveva accettato la rateizzzazione, con un piano di rientro degli inquilini e adesso l’Ater deve intervenire per l’acconto. Successivamente dovrà provvedere a separare le utenze singole da quelle condominiali perché non è possibile che gli inquilini non sappiano quanto debbano pagare. Ater non ha ancora effettuato il riparto con Athena. Sia chiaro che gli inquilini non è che non vogliano pagare ma perché devono andare oltre il dovuto? Le spese, se le cose rimarranno in questo modo continueranno a salire”. La palazzina acquistata dall’Ater, tramite protezione civile regionale, secondo gli inquilini, ha da sempre avuto problematiche legate agli eccessivi consumi. “La situazione non è risolvibile – ha detto ancora la Ciammariconi -. Quando è stata acquistata la palazzina forse non si è capito a cosa si andava incontro. Purtroppo credo che la soluzione sia il trasferimento per tutti”. Da dire che l’Ater non è mai rimasta ferma e ha provveduto in tal senso: ben sette inquilini sono già stati trasferiti dalla stessa azienda in altri appartamenti.