TERAMO – In realtà l’analisi fatta sul campionato del Teramo da Andrea Arrigoni, ripartendo dall’estate scorsa, non è sbagliata. Lo stratosferico avvio, illuse un po’ tutti, nessuno escluso, anche la squadra, evidentemente. Ricorderete che lo stesso Paci, prima di perdere contro la Virtus Francavilla, ammise, con molta onestà, che la maniera con la quale si approcciò alla partita di Terni, fu sbagliata, anche da parte sua.
Traduzione globale: ci siamo sentiti grandi e forse non lo eravamo neanche quando si vinceva. In fondo, oggi, avere dinanzi Ternana, Avellino, Catanzaro, Bari, Juve Stabia e Catania è nella norma; forse lo è meno vedere a +5 il Foggia, ma manca all’appello il Palermo. Conclusioni: cerchiamo intanto di preservare l’attuale ottava posizione e poi, magari, puntare su un gran finale sperando in qualche passo falso delle avversarie dirette.
Il massimo degli obiettivi? Acciuffare il settimo posto “puntando” il Foggia, che ha 4 punti ed una gara in più ma il doppio confronto sfavorevole. Per cosa? Per sperare di superare il primo turno giocandolo in casa, con due risultati favorevoli su tre.
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