L’AQUILA – Il prefetto indica ai sindaci del Centro Abruzzo di seguire le direttive che vengono emanate con ordinanze del ministero della salute, ma loro si rifiutano di farlo. Braccio di ferro tra 17 sindaci coordinati da quello di Sulmona (L’Aquila), Annamaria Casini e il prefetto dell’Aquila Cinzia Torraco sulle attività motorie ludiche e ricreative. I sindaci nei giorni scorsi hanno emanato ordinanze con divieto assoluto di svolgere attività motorie, ludiche e ricreative all’aperto. L’ordinanza ministero Salute dispone che queste attività possano svolgersi, in maniera individuale, in prossimità dell’abitazione degli interessati.

“Noi non revochiamo le nostre ordinanze – affermano i sindaci di Sulmona, Pratola Peligna e Prezza – Prima di tutto
viene la salute dei cittadini”. “Oggi non si può contare sul buon senso dei singoli e deve prevalere il bene collettivo –
Annamaria Casini (Sulmona) – I sindaci i hanno emesso un’ordinanza con lo scopo primario di scongiurare possibili contagi”. “Non revoco anche se mi mandassero i carabinieri”, aggiunge Marianna Scoccia (Prezza). “La sanità abruzzese non è
quella lombarda”, Antonella Di Nino (Pratola Peligna). (ANSA).