TERAMO – Affollata seduta del Consiglio comunale di Teramo, convocato in sessione straordinaria sui temi e le emergenze del carcere cittadino di Castrogno, cui partecipano tutte le figure competenti, politici e rappresentanti istituzionali variamente coinvolti. Una situazione sulla quale da diverso tempo si lanciano a più voci gridi di allarme, relativamente al sovraffollamento, alle condizione di detenzione, alla carenza di personale penitenziario con relativi rischi per la sicurezza.
Butta però acqua sul fuoco la direttrice della Casa circondariale Lucia Avantaggiato: “La situazione teramana è allineata su tutto il sistema italiano – dichiara – è una situazione complessa, da gestire, ma non è una situazione critica da generare tanto allarmismo, soprattutto da parte di chi non conosce la realtà, che potrebbe anche nuocere. Al carcere di Teramo si svolgono attività per il reinserimento sociale, la sicurezza è garantita e il personale lavora con efficienza”. Le complessità semmai, spiega la direttrice, riguardano la struttura (le camere del penitenziario non hanno doccia e acqua calda) e le docce comuni non sono sufficienti per tutti i detenuti. Quanto alla capienza del penitenziario, aggiunge Avantaggiato, il carcere di Castrogno non potrà mai andare in sold out oltre la capienza prevista, ovvero di circa 470 tra detenuti e detenute.
Restano i problemi di carenza di organico, come del resto in tutte le carceri italiane, spiega il comandante del corpo di Polizia Penitenziaria di Teramo Igor De Amicis: “l’organico previsto dovrebbe essere di 221 unità, ma siamo intorno ai 160 anche se l’amministrazione penitenziaria sta facendo sforzi enormi per eliminare la criticità e fronteggiare i problemi, con nuovi concorsi” e quindi l’arrivo di nuovi agenti. A Teramo sono circa 12 le unità già arrivate, mentre si attende di sapere quanto saranno destinati a Castrogno dopo l’ultimo concorso.
ASCOLTA LUCIA AVANTAGGIATO
ASCOLTA IGOR DE AMICIS