TERAMO – Ecco il documento condiviso approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Teramo sul carcere di Castrogno.

 

Alla cortese attenzione di

Gianguido D’Alberto

Sindaco di Teramo

Alberto Melarangelo

Presidente del Consiglio Comunale di Teramo

Daniela Marini

Segretaria Generale

On. Giorgia Meloni

Presidente del Consiglio dei Ministri

On.Carlo Nordio

Ministro della Giustizia

e p.c.

Marco Marsilio

Presidente della Regione Abruzzo

Lorenzo Sospiri

Presidente del Consiglio Regionale dell’Abruzzo

Umberto D’Annuntiis

Assessore Regionale

Paolo Gatti

Consigliere Regionale

Marilena Rossi

Consigliera Regionale

Emiliano Di Matteo

Consigliere Regionale

Sandro Mariani

Consigliere Regionale

Dino Pepe

Consigliere Regionale

Giovanni Cavallari

Consigliere Regionale

Enio Pavone

Consigliere Regionale

Camillo D’Angelo

Presidente della Provincia di Teramo

Sen. Guido Quintino Liris

Sen. Etelwardo Sigismondi

Sen. Michele Fina

Sen. Gabriella Di Girolamo

On. Giorgia Meloni

On. Guerino Testa

On. Fabio Roscani

On. Rachele Silvestri

On. Alberto Bagnai

On. Nazario Pagano

On. Luciano D’Alfonso

On. Daniela Torto

On. Giulio Cesare Sottanelli

Consiglieri Regionali Abruzzesi

Deputati e Senatori delle Circoscrizioni Abruzzesi

OGGETTO: ISTITUTO PENITENZIARIO DI CASTROGNO

VISTO:

l’articolo 27 della Costituzione Italiana;

PREMESSO CHE:

il sistema penitenziario italiano si fonda su: a) l’umanizzazione della pena, da assicurare in primo luogo con il rispetto della dignità e personalità dei reclusi; b) la concezione dello scopo della pena, non più ancorata a mere finalità repressive e afflittive, ma diretta a favorire il reinserimento sociale del condannato, anche attraverso regimi di trattamento in semilibertà (fino alla condanna scontata con limitazione della libertà nelle sole ore notturne); c) la limitazione nel massimo grado possibile della durata delle pene, sostituendo a esse diversi strumenti di controllo sociale;

   

la Casa Circondariale di Teramo vive da ormai troppo tempo una situazione particolarmente difficile,

l’istituto penitenziario teramano registra ad oggi una presenza di circa 430 detenuti, a fronte di una capacità massima di 255, con un indice di sovraffollamento del 68%, ben più alto della media nazionale, come rilevato dallo stesso Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale;

il corpo di Polizia penitenziaria sconta da tempo una grave carenza di organico, tanto cheattualmente gli agenti in servizio risultano essere 157 su una pianta organica di 221 unità, comunque insufficiente a fronte del numero di detenuti attualmente ospitati all’interno del carcere

che da qui a fine anno sono previsti ulteriori 8 pensionamenti, che andranno ad aggravare l’attuale carenza di organico

 

che ad oggi è difficile garantire adeguatamente il diritto alla salute di tutta la popolazione carceraria, a fronte dello stanziamento da parte della ASL di un budget e di un organico tra medici, infermieri e operatori sanitari che coprirebbe un massimo di 360 detenuti

che ad oggi non vengono assicurati percorsi di reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti: sono infatti appena il 10%, da quanto si apprende, le persone ristrette in carcere a Castrogno impegnate in attività lavorative o trattamentali

   

dal 1986, anno di costruzione, il carcere di Castrogno non ha subito, nel corso del tempo, interventi sostanziali di manutenzione e di ammodernamento.

numerose sono le criticità della struttura: a titolo meramente esempli?cativo, si evidenzia chele celle che ospitano due detenuti hanno un’ampiezza di appena 9 metri quadrati, al lordodegli arredi, e che le docce comuni, sebbene dispongano di acqua calda, nel periodo estivo sono di?cilmente utilizzabili a causa del razionamento del servizio idrico

come rilevato dalla stessa Camera Penale di Teramo, nel corso di una visita all’interno dell’istituto penitenziario che si è svolta nel mese di agosto 2024, “ad ogni temporale ci sono infiltrazioni d’acqua dal tetto del padiglione detentivo e della caserma agenti, rendendo inutilizzabili diverse camere e locali ad uso comune e soprattutto causando blackout”, intervento per il quale ad oggi è previsto apposito finanziamento;

ad oggi il personale di polizia penitenziaria,  nonostante sia costretta ad operare su 3 turni da 8 ore a fronte di una previsione di 4 turni da 6 ore e della drastica riduzione del budget per lo straordinario, ha assicurato con assoluta abnegazione tutti i servizi con straordinaria professionalità e sacrifici quotidiani

CONSIDERATO CHE:

ad oggi il carcere di Castrogno registra un alto numero di eventi critici, anche a fronte delle condizioni di sovraffollamento e dell’evidente negazione del dettato costituzionale sancito dall’articolo 27 della Costituzione

nel 2024 l’istituto penitenziario teramano ha registrato 3 suicidi e, come certificato dal Garante nazionale per i diritti delle persone private della libertà nazionale, è risultato tra i primi 15 in Italia per tentati suicidi (37 in un anno) e tra i primi 17 per gesti di autolesionismo (con 175 casi)

in più occasioni il Tribunale dell’Aquila ha accolto i ricorsi presentati da ex detenuti per una condizione di detenzione che viola la Convenzione dei diritti dell’uomo

il detenuto non viene inserito nel circuito penitenziario semplicemente per essere punito per il reato commesso (cd. “funzione retributiva”) ma per essere sottoposto ad un determinato percorso di riabilitazione che lo porti a diventare una persona “nuova”, consapevole del danno arrecato ma capace di reintegrarsi in società.
L’obiettivo quindi del nostro sistema penitenziario è favorire il reinserimento del detenuto ed evitare che lo stesso, una volta scontata la pena, possa tornare a delinquere (cd. recidiva);

RITENUTO CHE:

le attuali condizioni in cui versa il carcere di Castrogno presentano criticità che minano il raggiungimento delle finalità costituzionalmente riconosciute e garantite sia per i detenuti che per tutto il personale coinvolto;

RICHIAMAT?E:

le missive inviate dal Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto al Ministro della Giustizia Carlo Nordio e al suo predecessore Alfonso Bonafede, con le quali a più riprese sono stati chiesti interventi concreti volti sia al potenziamento del corpo che all’alleggerimento del carico di detenuti, oltre che a favorire progetti di reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti

la visita in carcere effettuata ad agosto dai componenti della Camera Penale di Teramo

la visita all’interno dell’istituto penitenziario  del sottosegretario Delmastro nella primavera del 2023, al termine della quale era stato annunciato un potenziamento dell’organico di polizia penitenziaria che avrebbe interessato anche il carcere di Castrogno, potenziamento solo in parte realizzato

da ultimo, anche l’interrogazione del Sen. Michele Fina attraverso la quale si chiede di sapere quali iniziative il Ministro Nordio intenda adottare al ?ne di porre rimedio al fenomeno del sovraffollamento e al degrado generale in cui versa l’istituto

Le note delle organizzazioni sindacali in allegato, che costituisco parte sostanziale del documento,

Il Consiglio Comunale della Città di Teramo

ESPRIME

Preoccupazione per le condizioni in cui versa l’istituto penitenziario di Castrogno;

CHIEDE

a tutti i rappresentanti di ogni livello istituzionale di farsi portatori delle istanze sia delle associazioni di settore che dei lavoratori e relativi sindacati, prima fra tutte la richiesta di separare il provveditorato del Lazio da quello dell’Abruzzo e del Molise;

al Ministro Nordio di intervenire tempestivamente destinando risorse straordinarie alla realtà del nostro territorio sia da un punto di vista economico sia attraverso l’assegnazione del personale sufficiente e necessario al funzionamento della struttura;

al Dipartimento  dell’Amministrazione Penitenziaria di valutare, all’interno della riorganizzazione dei circuiti penitenziari, così come chiesto dagli stessi sindacati di polizia penitenziaria, di caratterizzare il carcere di Teramo, anche in virtù dei positivi risultati registrati in questi anni dal Polo Universitario Penitenziario di UniTE-Castrogno, come istituto destinato ad ospitare prevalentemente detenuti impegnati in percorsi formativi, anche coinvolgento le scuole superiori e l’Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale, e di valorizzarne anche l’esperienza, grazie a progetti già portati avanti negli anni passati con associazioni del terzo settore e a un progetto avviato da qualche mese con un’università romana, di percorsi rieducativi delle persone detenute per violenza di genere e sex offender;

al Ministro Nordio il potenziamento del personale qualificato come Mediatore culturale, con particolare attenzione alle etnie di provenienza della popolazione detenuta;

IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Ad interessare la Regione Abruzzo, affinchè incrementi il chilometraggio a disposizione del Comune di Teramo per il TPL e di conseguenza il numero di corse che serve Castrogno, attualmente limitato soltanto a due corse al giorno, anche con risorse endogene, dal centro e dalla zona stazione verso la casa circondariale di Castrogno.

A realizzare una pensilina coperta per l’attesa dei pullman, poiché attualmente la casa circondariale di Castrogno ne è sprovvista.

Ad installare un’adeguata segnaletica stradale che indichi il carcere, poiché tuttora non esiste un’adeguata segnaletica di indicazione che sarebbe utile, come dice la normativa, per la guida o per trovare luoghi di interesse, servizi e strutture.

A provvedere alla manutenzione della strada di accesso e di collegamento tra la Casa Circondariale di Castrogno e le principali arterie urbane, in quanto attualmente questa risulta dissestata.

A sostenere dei corsi di alfabetizzazione, soprattutto dei numerosi detenuti stranieri, coinvolgendo Dirigenti scolastici e Scuole primarie e Secondarie di primo grado del territorio comunale di Teramo;

A sostenere con adeguati finanziamenti le iniziative delle associazioni di volontariato che operano all’interno della struttura carceraria con notevoli difficoltà economiche per l’approvvigionamento degli strumenti operativi necessari alla loro attività.