TERAMO – Pronta la Giunta provinciale? Ieri sera invece, in un confronto in via Milli, nei quali erano stati invitati i soli consiglieri provinciali di maggioranza eletti, non ha lasciato trapelare nulla se non il crono-programma della nascita della squadra di governo: domani la comunicazione delle deleghe agli stessi, lunedì una nota o una conferenza stampa. A meno di clamorosi dietro-front sarà dunque la settimana buona.
Il presidente ha comunque promesso alcune sorprese nella stesura della squadra.
Le difficoltà legate all’assegnazione delle deleghe ruotavano attorno al ruolo della vice presidenza, un interrogativo-problema che Di Bonaventura avrebbe alla fine superato. Come dipanare la matassa non è stato affatto facile, come lo stesso presidente ammette: “Ho dovuto fare l’equilibrista ascoltando le varie esigenze dei partiti e trovando alla fine la migliore sintesi. E’ normale che tutti vogliano ambire ad avere una carica importante, ma nel contempo ho dovuto ascoltare dapprima le legittime richieste di chi aveva operato per il nostro territorio in questi anni. Lo scoglio della vice presidenza era l’unica questione che, di fatto, ci ha tenuto in una situazione di stallo; per il resto non ci sono state eccessive difficoltà. Un successo era già stato rieleggere 4/7 dei consiglieri uscenti, segnale indiscutibile dato dal buon lavoro svolto”.
Per Di Bonaventura si potrà dunque lavorare con serenità nei prossimi mesi, quelli che lo avvicineranno alla scadenza del mandato. “Sono stati anni bellissimi ai quali ho riversato cuore ed anima nel rispetto del ruolo – ha proseguito Di Bonaventura -. Lascerò avendo risolto la questione più spinosa, quella legata agli impianti di Prati Di Tivo. E’ una promessa che riuscirò a mantenere; l’opposizione può continuare a parlare al vento”. Proprio contro la minoranza Di Bonaventura si scaglia con durezza, non essendo piaciute le parole del capogruppo Mauro Scarpantonio. “Se la Provincia è ferma, la Casa dei Comuni è ibernata dal 2014 – afferma il presidente -. Al mio arrivo ho trovato un ente ingestibile nel quale era bloccato tutto. I cantieri rimasti fermi in questo periodo invernale diventano, per l’opposizione, il pretesto per attaccarci, ma posso assicurare che ripartiranno in primavera con la messa in sicurezza delle strade”.