ROSETO DEGLI ABRUZZI – “Ho impiegato un paio di giorni a riordinare i pensieri e, soprattutto ad osservare, cercando di essere il più neutrale possibile, l’effetto causato dalle parole da me pronunciate domenica scorsa per commentare a caldo la sconfitta della mia squadra con Giulianova. Ed ho capito che ogni parola porta con sé delle conseguenze e che la rabbia e la frustrazione per la sconfitta subita hanno fatto in modo che la mia bocca lavorasse più velocemente della mia mente.
Ho sbagliato!
Se è vero che l’esperienza è il riconoscimento tardivo dei propri errori, mi sono detto che il minimo che potessi fare è chiedere scusa. Ai miei compagni di squadra e al mio allenatore Tony Trullo, allo staff, alla società, al Consorzio che sta facendo salti mortali per portare avanti una stagione difficilissima. E ai rosetani.
Ai primi ho chiesto scusa guardandoli negli occhi nel chiuso dello spogliatoio, perché noi siamo una squadra e in una Squadra, di quelle con la S maiuscola, si fa così. La lezione che ho ricevuto in risposta alle mie scuse è che non solo restiamo una squadra forte e compatta in tutte le sue componenti, ma che da questo mio errore usciremo più forti di prima.
Chi mi conosce sa che scrivere non è la cosa che mi riesce meglio, ma ho scelto di farlo perché desideravo che le mie scuse arrivassero davvero a tutti e con ogni strumento, anche alla mia grande famiglia rosetana, che mi ha accolto ragazzino alla prima esperienza lontano da casa e che mi ha fatto diventare uomo oltre che fatto crescere come giocatore, e che confido anche questa volta saprà perdonare il mio essere stato impulsivo utilizzando toni e parole sbagliate. Ho capito che per quanta esperienza possa aver accumulato nella mia vita e nella mia carriera molto probabilmente capiterà ancora di sbagliare, ma che alla stessa maniera saprò riconoscere gli errori e chiedere scusa. E andare avanti tutti insieme, perché noi siamo una Squadra, noi siamo la maglia che indossiamo, e sulla nostra maglia c’è scritto Roseto.
Forza Roseto!!!”
Valerio Amoroso