TERAMO – Diciamo subito che la vittoria conseguita a Pesaro potrebbe dare un senso diverso al girone di ritorno del Teramo, con minori timori e con qualche certezza acquisita in più.
L’esito del “Benelli” non è però frutto del caso, ma ha delle logiche, perché nel calcio ve ne sono e di indispensabili: quello che non si dovrebbe mai fare, ad esempio, è allestire una rosa di calciatori, più o meno brava, che alleggerisca esclusivamente il bilancio. Quello del Teramo, Bernardotto escluso tra i nuovi, era leggerissimo, nonostante ereditasse dei costi “fuori mercato” per la categoria che appartenevano all’estate dei sogni, quella durata un amen, quella dell’atavico modo di fare pallone degli anni ’90.
E’ stato pertanto sufficiente muoversi con un minimo di logica, senza disponibilità economiche tali da poter spendere e spandere, e la squadra di Federico Guidi ne ha tratto innegabili benefici. Parliamo di migliorie tattiche, esenti dalle “costrizioni aziendali” imposte dal minutaggio a tutti i costi. Se nella zona difensiva sinistra mancava un uomo d’esperienza, che servirà pure a Ndrecka per crescere (se resterà – ndr -), ecco Mordini non dal Real Madrid ma dalla Fermana. Se dopo l’omaggio di Piacentini al Modena, non compreso da molti, mancava un centrale che allontanasse all’occorrenza anche il pallone, ecco Codromaz non dal Barcellona ma dal Piacenza. Sono poi arrivati diversi altri calciatori che un’affidabilità tattica la garantiscono, anzi va detto che dieci centrocampisti in rosa sono davvero un’enormità (è d’accordo persino il mister su questo tema – ndr -). Servirà invece un altro attaccante, ma esterno, che vada in profondità.
Pensate sia superfluo ricordare che cosa sia accaduto in fase di mercato riparatore? L’attuale società ha ribaltato come un calzino la rosa del non mercato che registra ben 17 movimenti tra arrivi (9: Codromaz, D’Andrea, De Grazia, Forgione, Lombardo, Mordini, Perucchini, Papaserio e Pinto) e partenze (8: Birliega, Di Dio, Kyeremateng, Montaperto, Rillo, Surricchio, Tozzo e Piacentini).
Traduzione? Non era stato azzeccato nulla, prima, per una situazione che rischiava di degenerare e dalla quale la nuova società sta provando a rialzarsi, tra le tante, note difficoltà. A ciò si aggiunga qualche risultato amico proveniente dagli altri campi ed allora succede che, in una settimana, si può e si deve essere molto meno negativi o più positivi, dipende dai punti di vista.
Stasera conosceremo uno dei nuovi, probabilmente il migliore in campo a Pesaro, Davide Mordini e ritroveremo in collegamento Alfredo Napolitani: in studio, con Dodo Di Sabatino, ci saranno altri due graditissimi ospiti, che non vi sveliamo.
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