L’AQUILA – In merito alla riunione di ieri pomeriggio della Commissione di Vigilanza in Consiglio regionale che, tra gli argomenti inseriti all’ordine del giorno, prevedeva la razionalizzazione di alcune corse del servizio pubblico svolto da TUA, riportiamo le dichiarazioni del Vicepresidente vicario del Consiglio regionale, Roberto Santangelo.
“Razionalizzare le corse ed evitare gli sprechi è una cosa importante per una gestione oculata delle risorse e vale per qualsiasi azienda di autotrasporto sia pubblico che privato. Comprendiamo le ragioni della governance di TUA, ma la soppressione di alcune corse, precisamente quella delle 4.30 diretta da L’Aquila a Roma che verrebbe accorpata a quella delle 5 e quella delle 23 che svolge il percorso inverso, è una scelta non percorribile, a mio avviso”, ha detto Santangelo.
“Va tutelato e garantito il servizio pubblico così com’è offerto ora, perché permette a migliaia di persone di raggiungere la Capitale ogni giorno per motivi di lavoro o studio”.
“Mentre altre fasce orarie presentano la compresenza di collegamenti offerti anche da privati e possono, quindi, essere concorrenziali e scelti liberamente dall’utenza, quelle assicurata dalla Società unica abruzzese di Trasporto, della fascia oraria dalle 4.30 alle 6 e quella delle 23, va assolutamente garantita perché la riteniamo essenziale”.
“Il collegamento L’Aquila-Roma della prima mattina e del rientro serale deve rimanere una prerogativa del servizio pubblico, in quanto, tra l’altro, il capoluogo abruzzese paga lo scotto di essere collegato, con tempi di percorrenza relativamente accettabili, su gomma piuttosto che su ferro”, ha proseguito Santangelo.
“Spostare una corsa, anche solo per 15 minuti, a molti può sembrare una questione irrilevante mentre per coloro che viaggiano quotidianamente “sul filo di lana”, con i tempi ristretti, potrebbe comportare gravi ripercussioni in termini di coincidenze con mezzi di trasporto successivi a quelli del bus”.
Santangelo ha concluso dichiarando che: “come ci siamo attivati per difendere i pendolari quando si voleva spostare l’arrivo dei bus provenenti dall’Abruzzo dalla stazione Tiburtina a quella dell’Anagnina, altrettanto faremo con forza anche nel caso della soppressione di queste corse o la loro trasformazione in commerciali”.