TERAMO – Toccante commemorazione quella che si è svolta stamane al Parco della Scienza, a Teramo, in ricordo di Davide De Carolis. Cerimonia che, causa maltempo, non si era potuta più svolgere al Parco Fluviale del Vezzola, sede naturale, dato che la manifestazione ha, di fatto, avviato l’iter per l’intitolazione dello stesso Parco all’eroico volontario che, il 24 gennaio di due anni fa, perse la vita in un incidente con l’elicottero, nel quale viaggiava, per soccorrere uno sciatore ferito. In quegli stessi giorni Davide si era distinto anche per la sua presenza a Rigopiano, dove contribuì in modo ammirevole a trarre in salvo una persona.
L’evento ha visto la partecipazione delle autorità civili, dei colleghi del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico. In sala anche i sindaci dei 4 comuni che hanno rappresentato le diversi fasi della vita di Davide: Montefino, Pietracamela, Santo Stefano di Sessanio e Cossignano (AP). La cerimonia si è aperta con un minuto di raccoglimento (e il suono del silenzio sulle note della tromba di Rino Ferretti), al rintoccare delle ore 11:25, l’ora maledetta di quel tragico schianto: tutti in piedi per un momento che è stato davvero toccante.
Il programma ha visto poi il Coro degli Alpini intonare il canto “Il Signore delle Cime” e gli interventi degli studenti presenti del Liceo Classico, del Liceo Scientifico Aeronautico di Corropoli e dell’Istituto “Di Poppa Rozzi”. C’è stata poi la preghiera per Davide di P. Natale Panetta, rettore del santuario di San Gabriele dell’Addolorata, e il momento clou, con l’intervento di Sara De Carolis, sorella di Davide, ed il commovente intervento del Sindaco D’Alberto (erano compagni di scuola al Liceo Classico), il quale ha poi abbracciato e baciato la figlia di Davide, la piccola Sole, e le ha consegnato in dono una scatola di giochi.
Ultima parte della cerimonia è stata dedicata alla lettura della targa che sarà, poi, in futuro, affissa nel Parco Fluviale del Vezzola nella giornata della intitolazione.
GUARDA LA CERIMONIA, MINUTO DI SILENZIO, CORO DEGLI ALPINI, IL DISCORSO DEL SINDACO E L’ABBRACCIO ALLA PICCOLA SOLE DE CAROLIS