TERAMO – Il Consiglio di Amministrazione dell’ATER di Teramo, presieduto da Alfredo Grotta e composto da Francesca Persia e Camillo Graziano, ha deliberato su una serie di iniziative strategiche per affrontare alcune delle questioni più urgenti legate al patrimonio edilizio pubblico. Gli interventi approvati mirano a migliorare la qualità della vita degli inquilini e a rispondere in modo concreto alle esigenze abitative del territorio.
Sistemazione degli ascensori in via Adamoli 48 – Dopo un incontro con una delegazione di inquilini e un sopralluogo sul posto, il CdA ha approvato una delibera per il ripristino degli ascensori nell’edicio di via Adamoli 48 a Colleatterrato Basso, Teramo. L’intervento si è reso necessario a seguito di problemi tecnici rilevati dopo la conclusione dei lavori di ricostruzione post-sisma. L’ATER ha dato mandato al Direttore di attivare tutte le procedure necessarie per il ripristino, finanziando l’intervento con economie residue derivanti da altri progetti già conclusi, in conformità con l’Ordinanza Speciale n.7/2021.
“Il ripristino degli ascensori – ha dichiarato il Presidente Alfredo Grotta – è una priorità assoluta per migliorare la qualità della vita dei nostri inquilini, in particolare delle persone anziane e con disabilità. L’ATER continuerà a supportare i residenti per garantire una soluzione equa e tempestiva”.
Delocalizzazione e riqualificazione delle palazzine di Frondarola – Saranno abbattute e non ricostruite le palazzine ATER di Frondarola, danneggiate dal terremoto e sfollate da tempo. In collaborazione con l’Ucio del Commissario per la ricostruzione e il Comune di Teramo, il progetto prevede due direttrici principali: La demolizione e la riqualificazione dell’area oggi occupata, con l’obiettivo di valorizzare gli spazi e integrarli nel contesto ambientale; La ricostruzione degli edifici in una nuova area a Colleatterrato, più vicina alla città e meglio collegata al tessuto urbano. Questa scelta risponde sia alla preferenza manifestata dagli assegnatari per abitazioni più centrali, sia alla necessità di migliorare il contesto urbano della frazione. “La delocalizzazione non è solo una scelta tecnica, ma un’opportunità per orire abitazioni più sicure e moderne – ha spiegato Grotta –. Al contempo, riqualichiamo un’area importante,
trasformandola in una risorsa per la comunità”.
Ampliamento degli alloggi in via Giovanni XXIII 79-81 – Un altro intervento significativo riguarda la demolizione e ricostruzione dell’edicio ERP di via Giovanni XXIII 79-81. Le indagini strutturali hanno evidenziato carenze nei materiali, rendendo più vantaggiosa la sostituzione edilizia rispetto al miglioramento sismico. Il nuovo progetto prevede anche un ampliamento del numero di alloggi, grazie allo sdoppiamento di alcune unità per meglio rispondere alle esigenze delle famiglie. In dettaglio, il progetto prevede: Due nuovi alloggi al primo piano. Tre nuovi alloggi al secondo piano. Un nuovo alloggio al terzo piano. Questa decisione, condivisa dagli attuali inquilini, tiene conto dell’urgente necessità di aumentare il patrimonio abitativo disponibile per il Comune di Teramo. “Con questo progetto – ha dichiarato Grotta – rispondiamo in modo concreto alle sfide dell’emergenza abitativa, offrendo soluzioni abitative più sicure, efficienti e sostenibili”. Con queste delibere, l’ATER Teramo dimostra un impegno concreto verso la modernizzazione del patrimonio edilizio pubblico, con particolare attenzione alla sicurezza e all’efficienza energetica; l’incremento dell’offerta abitativa, per rispondere alle crescenti esigenze del territorio; la riqualificazione di aree strategiche, trasformandole in risorse per le comunità locali. “Queste decisioni rappresentano un passo importante per migliorare la qualità della vita dei nostri inquilini – ha concluso Grotta –. Con il supporto del nostro CdA e dei partner istituzionali, continueremo a lavorare per garantire un’abitazione sicura e dignitosa a tutti i cittadini” – Il Presidente, Alfredo Grotta, ATER Teramo –