CASTELLALTO – Il Programma GOL, Garanzia Occupabilità dei Lavoratori, avrebbe terminato in Abruzzo i fondi PNRR a disposizione senza però pagare tutti gli enti di formazione. Non solo. Dei dieci milioni di euro inizialmente in dotazione, la Regione avrebbe speso ulteriori cinque milioni di euro.  Il candidato consigliere alla Regione Vincenzo Di Marco, a supporto del candidato presidente Luciano D’Amico per il Patto per l’Abruzzo, coalizione di centrosinistra, denuncia quella che appare essere una situazione paradossale in seno al programma che mira a rendere occupabili tutti quegli abruzzesi che non hanno più a disposizione il reddito di cittadinanza.

Il PAR GOL (Piano regionale per l’attuazione di GOL) della Regione Abruzzo prevede cinque percorsi: reinserimento occupazionale, aggiornamento, riqualificazione, lavoro e inclusione ricollocazione lavorativa, ma è di fatto in fase di stallo. Oltre a questo, avrebbe non solo terminato la dotazione economica a disposizione, ma avrebbe ulteriormente utilizzato cinque milioni di euro senza però che tutti gli enti di formazione siano stati ancora pagati e avendo gli stessi già anticipato i finanziamenti necessari per mettere in piedi i corsi per gli abruzzesi interessati.

“La Regione Abruzzo dovrebbe spiegare cosa sta accadendo e se è vero che sia andata ben oltre i fondi PNRR messi a disposizione – il commento di Vincenzo Di Marco –. In Regione hanno controllato come quei finanziamenti siano stati utilizzati? E perché è stato necessario spendere ulteriori milioni di euro oltre la dotazione iniziale? Qual è la reale situazione dei potenziali lavoratori e quanto manca per il loro inserimento nel mondo del lavoro?”.

Inoltre, “sarebbe stato proposto nelle ultime ore un improbabile accordo di riduzione delle spese agli enti di formazione, invece di compiere una verifica sui costi effettivamente sostenuti: si parla di un taglio, ma non si capisce e non si comprende quali siano gli atti di giunta o quelli amministrativi che vadano a coprire i fondi mancanti”.

“Questo – conclude Di Marco – è il modello di Abruzzo di cui il centrodestra si vanta e ripropone: danni e incapacità a spese delle persone in difficoltà. Io penso che il 10 marzo dovremo interrompere tutto questo e mandare a casa gli improvvisati amministratori regionali attuali”.