PESCARA – E’ la florovivaista il “personaggio del presepe 2022”, promosso da Confartigianato Imprese e Coldiretti in collaborazione con Symbola. La statuina, realizzata da un artigiano esperto dell’arte presepiale, è stata consegnata ai vescovi abruzzesi con l’intento di aggiungere ai presepi allestiti dalle diverse diocesi figure che ci parlino del presente ma anche del futuro. Quest’anno è stata scelta la produttrice di fiori che ha affrontato le difficoltà della pandemia e della guerra per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante l’aumento esponenziale dei costi energetici nei campi e nelle serre. “Inserire questa nuova figura, simbolo delle imprese impegnate nella cura e manutenzione del nostro patrimonio verde e della biodiversità, è un’idea inedita per parlare di un’agricoltura plurale e differenziata, che produce cibo e beni immateriali indispensabili per la qualità della vita – spiegano gli esponenti delle due associazioni di categorie abruzzesi – Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni per simboleggiare la multiforme dimensione del Creato che parte proprio dalla terra”.

“Una statuina che ricorda, quest’anno, quanto il florovivaismo sia un comparto strategico del Made in Italy ed espressione di una agricoltura multifunzionale che dalla produzione delle piante arriva fino alla creazione di servizi utili alla comunità e all’ambiente – dice Silvano Di Primio, presidente di Coldiretti Abruzzo – un lavoro antico e prezioso che trova riconoscimento nella maggioranza delle case degli italiani che durante le festività sono colorate e profumate da piante e fiori tipici del Natale. Un settore che in Abruzzo è fiorente e produttivo, nonostante le grandi difficoltà e le incertezze di questo periodo”.

“Quest’anno – sottolinea Giancarlo Di Blasio, presidente di Confartigianato Abruzzo – portiamo nel Presepe un simbolo della sostenibilità espressa dagli artigiani e dalle piccole imprese declinata sul tre fronti: economico, sociale, ambientale. A livello economico, la piccola impresa, l’artigiano offrono prodotti e servizi belli, ben fatti, durevoli, a basso impatto ambientale, unici e distintivi. E sono anche baluardo della sostenibilità sociale, poiché ben radicati nei territori di appartenenza dove intrattengono rapporti e relazioni di scambio cruciali per il benessere delle comunità locali. Lo stretto legame con la propria terra alimenta, di conseguenza, un rapporto virtuoso con l’ambiente circostante improntato alla cura e al rispetto del contesto in cui si è collocati. Tutto questo è il ‘valore artigiano’ che crea, trasforma, ripara, rigenera, include, unisce. E’ la risposta positiva a questo tempo di grande incertezza, è un modello di ecologia umana, di imprese sostenibili che Confartigianato porta nel futuro, con l’impegno a renderle sempre più protagoniste nella transizione green, nella tutela dell’ambiente, nel risparmio ed efficienza energetici, nell’economia circolare, nella riqualificazione urbana e del territorio, nel miglioramento della qualità della vita”.

Al vescovo di Teramo-Atri S.E. Lorenzo Leuzzi, la statuina è stata consegnata da Emanuela Ripani (presidente Coldiretti Teramo), Alessio Marramà (segretario di zona Coldiretti) e Luciano Di Marzio (presidente Confartigianato Imprese Teramo).