MOSCIANO SANT’ANGELO – Dopo la defenestrazione avvenuta a Novembre per aver perso il ruolo apicale da vice-sindaco di Mosciano, Luca Lattanzi perde anche l’occasione di essere eletto a Consigliere provinciale.
Fermando la sua corsa come primo dei non eletti.
Pure quella che sembrava la strada, da parte del Pd moscianese, della compensazione per il ruolo perduto da vice-sindaco, non è stata sufficiente.
Il Pd moscianese non ha saputo (o non ha voluto?) concentrare sull’ex delfino di Galiffi la quota sufficiente di consenso politico perché la perdita dal ruolo di vice-sindaco facesse meno male.
I bene informati dicono che siano mancati i voti, invece promessi, dalla Vibrata.
Eppure l’assemblea provinciale del Pd oltre che Lattanzi può annoverare nomi come i consiglieri Cesarini e Camaioni. Ben tre Moscianesi che non hanno garantito l’elezione al loro compagno di partito.
In effetti questa doppia bocciatura politica, a distanza di meno di un mese l’una dall’altra, ha qualche cosa di dantesco.
Per la famosa legge del contrappasso più Lattanzi si impegna ad essere il primo ad alzare la mano in consiglio comunale e più viene declassato.
Contento lui… contenti tutti!