ROMA – “Mentre il suo partito viene travolto dall’estremo Nord all’estremo Sud dallo storico blitz del procuratore Gratteri contro la ‘Ndrangheta, la Meloni non ha altro a cui pensare se non alla legge abruzzese sulla gestione degli alloggi popolari che è stata impugnata dal Consiglio dei Ministri in quanto, oltre ad invadere le competenze esclusive statali (ex art. 117 Cost.), varie norme, in particolare laddove si chiede che per l’accesso agli alloggi i cittadini non comunitari debbano produrre documentazione ulteriore rispetto a quella richiesta ai cittadini italiani e comunitari, erano evidentemente in contrasto con l’art. 3 della Costituzione”.
Queste le parole dell’On. Valentina Corneli, che prosegue: “In realtà non servivano tecnici costituzionalisti per appurarlo perché lo avrebbe capito anche uno studente del primo anno di giurisprudenza. Ahinoi questa è la destra: solo propaganda senza capo e senza coda per ammantare sotto un velo di ipocrisia (passeranno alla storia anche le recenti pantomime sul Mes che loro stessi avevano voluto e approvato!) le loro malefatte e la loro sete di potere”.
Corneli aggiunge: “L’ho già detto tante volte, “analfabeti costituzionali” come Meloni e Salvini, tra l’altro espressione della peggiore vecchia politica, devono stare il più lontano possibile dalle istituzioni perché mettono a rischio le basi stesse della nostra democrazia e della nostra cultura, oltre a farci arretrare nella fondamentale battaglia per la legalità. Gli abruzzesi devono al più presto liberarsi di loro in quanto questa Giunta riproduce esattamente quello che quei personaggi rappresentano a livello nazionale: falsità, approssimazione e gestione spregiudicata del potere”.
L’esponente del Movimento 5 Stelle prosegue: “Come non citare le nomine/designazioni a cui stiamo assistendo, gli stipendi che vengono alzati a loro stessi ed altri prescelti con disinvoltura, finanziamenti a pioggia a festival vari negli stessi giorni in cui l’Abruzzo si trova in pieno stato di emergenza con le coste divorate dall’erosione, gli scempi nella sanità che sono tornati a essere un caso nazionale, per non parlare poi del capitolo “ricostruzione””.
Corneli conclude: “La nostra è una delle Regioni più indietro, e mentre noi cerchiamo di fornirgli degli strumenti per fare passi in avanti, da ultimo con il decreto “Sisma”, loro fanno polemica politica anche sulla pelle dei terremotati. Triste, tra le altre cose, che in occasione della recente visita del Ministro Fioramonti a L’Aquila per il tavolo sulla ricostruzione scolastica in cui il Ministro annunciava una vera e propria svolta su questo dolentissimo tasto, il tavolo sia stato puntualmente disertato dal sindaco Biondi (anch’egli meloniano), ma anche dalla Provincia e dalla Regione. In Abruzzo pensavamo di aver già toccato il fondo con le precedenti amministrazioni, ma evidentemente non c’è fine al peggio, e infatti mai come ora siamo preoccupati per il futuro della nostra terra”.