TERAMO – Oltre mille beneficiari accolti dal 2014 fra Teramo e Roseto degli Abruzzi, più di 820 migranti dimessi dalle strutture di accoglienza di cui 624 perfettamente integrati nel tessuto cittadino a livello socio-lavorativo, oltre 45mila servizi erogati. Sono questi alcuni dei numeri più importanti che la cooperativa sociale Medihospes presenterà martedì 26 e mercoledì 27 novembre in occasione dei dieci anni dall’attivazione del progetto Sistema Accoglienza e Integrazione (SAI) nei due Comuni abruzzesi. Numeri che ben testimoniano il successo del servizio di seconda accoglienza volto a rendere autonomi e integrare rifugiati e richiedenti asilo, dando loro una seconda vita. Grazie all’impegno e alla preparazione degli operatori Medihospes, nel tempo sono stati attivati diversi corsi formativi: mediatore culturale, pizzaiolo, manovale edile, piastrellista, tornitore, saldatore, elettricista, addetta ai piani, assistente anziani, apicoltore, magazziniere, conduttore piattaforme elevabili solo per citare i più apprezzati. All’interno delle strutture la cooperativa sociale ha poi tenuto lezioni di italiano di cui hanno usufruito 961 persone.
Per festeggiare i dieci anni del progetto SAI la Medihospes ha pertanto organizzato una due giorni di incontri e dibattiti sui temi dell’accoglienza, dell’integrazione e del “silenzio materno”. Tantissimi gli ospiti che si alterneranno in qualità di relatori nelle giornate di martedì 26 e mercoledì 27 novembre nella sala tesi “Silvio Spaventa” al polo didattico dell’Università di Teramo: dopo i saluti istituzionali da parte dei sindaci Gianguido D’Alberto e Mario Nugnes, a prendere la parola sarà Camillo Aceto, presidente della Medihospes, che si confronterà con Gianni Neri sui dieci anni di SAI. A seguire lo psicologo Massimo De Santis su “Immigrazione e sistemi relazionali generazionali. Vulnerabilità e fattori di protezione psicosociali”. Il professor Sandro Valletta, docente di Diritto delle migrazioni all’Università Marconi affronterà il tema dell’ “Accoglienza, integrazione e inclusione dell’immigrato in Italia” a cui faranno seguito due interventi di Susanna Migliarini e Leonardo Persia, operatori Medihospes. Mariapia D’Angelo dell’Università UdA di Chieti e Alessandro Vichi, docente di lingua italiana per la cooperativa sociale, parleranno di “Accessibilità e fruibilità dei servizi pubblici essenziali per i beneficiari del SAI”.
Nella seconda giornata i dibattiti vireranno verso i minori e il lato oscuro della maternità. Dopo i saluti da parte di Stefania Di Padova, assessora Politiche sociali Comune di Teramo e di Luigi Grimaldi, responsabile Sviluppo Servizi Sociosanitari per la Medihospes, salirà infatti sul palco lo psicologo e criminologo Francesco Galvano che approfondirà “Psicopatologie puerinatali: diagnosi e trattamento”. A seguire Sabrina De Flaviis, direttrice del centro studi sociali “Don Silvio D’Annuntiis”, che porterà “Riflessioni sul monitoraggio della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia”. La professoressa di criminologia all’Università di Teramo, Laura Di Filippo, approfondirà il tema della violenza Intra-familiare: nuove prospettive per il benessere e la sicurezza familiare. Prima della pausa pranzo, offerta dalla Vivenda Spa nei due giorni di convegno, lo psicoterapeuta Alessio Sangiuliano interverrà su “Il Fenomeno del Figlicidio Aspetti Psicologici e Sociali”. Subito dopo il break la parola spetterà al generale Luciano Garofano che, in diretta streaming, porterà all’attenzione del pubblico “Case Studies e Analisi di Casi di violenza e omicidio: caso Cogne; caso doppio infanticidio a Parma”. A chiudere la due giorni organizzata dalla Medihospes la neuropsicologa e pedagogista Catia Pugi: “Il lato oscuro della maternità: comprendere le psicopatologie perinatali e le reazioni comportamentali estreme delle madri nei confronti del loro bambino e se stessi”, questo il titolo del suo intervento.