TERAMO – Tavolo operativo tra Comune e Camera di Commercio di Teramo per l’avvio del piano di rilancio del commercio cittadino. Una sorta di piano marketing, con tanto di studio statistico, nato per dare soluzioni alla crisi del settore aiutando le attività del capoluogo. E’ il secondo incontro tra i due enti capofila, che sarà poi ampliato all’Università, agli ordini professionali degli architetti, ingegneri, geometri, e commercialisti.
“Abbiamo ripreso in mano il piano presentato dalla Camera di Commercio nel 2006, che non fu mai portato a termine e rimase solo sulla carta – spiega l’Assessore comunale al Commericio Antonio Filipponi -; noi ci siamo attivati per iniziare a lavorare fattivamente. Questo è un piano che ha già delle relazioni, degli studi realizzati sul territorio“.
In pratica, all’attenzione del tavolo operativo, uno studio statistico sugli acquisti nel capoluogo: chi acquista, dove acquista, in quali giorni lo fa e via discorrendo.
Tra i dati più significati emersi è la difficoltà dell’utenza ad acquistare in centro per la difficoltà legata ai parcheggi. Ma ci sono difficoltà legate all’offerta commerciale nelle vie principali e del turn-over sulle chiusure. “In centro chiude un negozio e non c’è subito un ricambio immediato – spiega ancora Filipponi – e non sempre le stesse attività sono collocate nelle giuste posizioni“. Insomma ciascun quartiere o area di Teramo avrebbe la propria vocazione, come ad esempio quella enograstronomica di Via Capuani, o artigianale di piazzetta del Sole. Lo studio servirà soprattutto a regolamentare le agevolazioni delle aperture in tal senso, incentivarne determinate e disincentivarne altre. Agevolazioni, ovviamente, di natura fiscale, pensiamo alla Tari ed alla Cosap“.