L’AQUILA – Arriva forte il messaggio di sostegno lanciato ai medici dell’Ospedale de L’Aquila da Sara Marcozzi, consigliere regionale e candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza dell’Abruzzo, presente allo sciopero nazionale della categoria organizzato anche all’interno del presidio de capoluogo: “Colgo l’occasione – afferma Marcozzi – per ribadire la mia totale vicinanza a tutti i medici e operatori che ogni giorno lavorano senza sosta per garantire un alto livello di cure ai cittadini abruzzesi e italiani. Anche il Governo nazionale è dalla loro parte. Comprendo le richieste di buonsenso che vengono avanzate ed è giusto che siano trovate delle soluzioni a problemi che arrivano dopo anni di gestione sbagliata fatta dai governi precedenti”.

“Il Ministro della Salute Giulia Grillo si è ritrovata a dover fronteggiare un’eredità molto pesante. Tra le cose lasciate a metà dagli “esperti” che si trovavano al Governo prima dell’arrivo Movimento 5 Stelle, c’era il rinnovo del contratto nazionale e nella legge di bilancio sono state trovate finalmente le risorse per onorare gli impegni presi al riguardo. È stato previsto un aumento del fabbisogno sanitario nazionale standard, è stata espressa la volontà di rinnovare la dirigenza. Voglio ricordare inoltre che, oltre al miliardo di euro in più nel Fondo Sanitario Nazionale, sono stati previsti 2 miliardi nel campo dell’edilizia sanitaria, in modo da evitare il ricorso ai project financing, un fondo per le liste di attesa e borse di studio per giovani medici”.

“L’impegno è chiaro: la sanità pubblica è la strada da percorrere e a tal fine vanno individuate risorse certe per il prossimo triennio così da permettere a tutte le Regioni di poter fare una corretta
programmazione. Nella prossima conferenza Stato-Regioni, inoltre, si affronterà rimozione dell’anacronistico parametro del tetto di spesa sul personale fermo ormai da circa 15 anni. Il Governo si è insediato da pochi mesi e sta lavorando nella giusta direzione. Nei prossimi anni riusciremo a ottenere quei risultati che ci sono stati negati in anni di cattiva amministrazione”.