TERAMO – Lo abbiamo scritto ieri e lo ribadiamo con maggiore forza, oggi. Non esistevano e non esistono le condizioni affinché il Città di Teramo accetti di giocare al “Bonolis” sotto la gestione Soleia Srl.

E’ praticamente certo che la società biancorossa, che ha già sacrificato l’esordio in D giocandoselo a Notaresco, si ripeterà: è una situazione inevitabile, dinanzi alla quale soltanto l’intervento di un’ordinanza prefettizia, per motivi di ordine pubblico, potrebbe imporre altro.

Il perdurare di questa situazione, che è divenuta sfiancante, non agevola nulla e nessuno: è avversa a chi, nella tifoseria, aveva già deciso di non andare al “Savini”, è avversa alla società biancorossa, fortemente in imbarazzo ma convinta delle proprie ragioni e, come se non bastasse, comincia a disturbare oltremisura la stessa squadra, che perde un potenziale punto a proprio favore giocando laddove ritornerà certamente ma dalla sesta giornata di andata, quando affronterà l’Ancona.

Ne parleremo diffusamente stasera, anche analizzando con Marco Pomante in studio, i risvolti tecnici del campionato e della squadra biancorossa, senza dimenticare la situazione dei gruppi ultrà del Diavolo. C’è chi allo stadio non potrà andare per anni ed anni, chi non ci andrà a prescindere e chi lo farà senza vessilli. Avremo in collegamento Pierluigi Spagnolo, giornalista professionista de La Gazzetta dello Sport che ha frequentato le Curve degli stadi italiani per oltre 20 anni. A Teramo, nell’ottobre del 2021, presentò il libro “I ribelli degli Stadi“, che custodiamo gelosamente in redazione.

Appuntamento alle ore 20:30 su Super J; la produzione dalle ore 22:45 sarà in rete su ekuonews.it

Ah, piccola annotazione finale: Galesio ha realizzato 2 reti in tre partite