GIULIANOVA – Le piscine su una costa come quella giuliese – sabbiosa e profonda – che permette una facile balneazione e offre un ampio tratto di acque sicure anche ai bambini, a che servono? L’equilibrio ambientale e la bellezza del paesaggio marino (la vista del mare, l’ampiezza dell’arenile, gli scorci panoramici, quel che resta della macchia mediterranea) sono un bene in sé e nel contempo rappresentano le nostre risorse più efficaci per garantire turismo di qualità, duraturo nel tempo e attrattivo, specialmente ora che altrove si profila la crisi del turismo balneare poco attento agli aspetti naturali e paesaggistici.
Noi riteniamo che le piscine non vadano realizzate sull’arenile, perciò abbiamo presentato 3 Osservazioni al Piano spiaggia. Queste sono le nostre motivazioni:
• A Giulianova abbiamo circa 50 stabilimenti balneari e se in tutte le concessioni venissero realizzate le piscine avremmo un cospicuo consumo di arenile e un notevole aumento delle barriere visive (come dimostra l’unica piscina realizzata sull’arenile in corrispondenza del lungomare monumentale).
• Non sono previste nel Piano Demaniale Marittimo Regionale (vedi all’art.4 TIPOLOGIE D’INSEDIAMENTO).
• Non sono previste dal Piano Regolatore Generale del Comune di Giulianova (vedi NTA del PRG A 10 – Ambiti costieri).
• Sono fortemente sconsigliate dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.
• Sono sconsigliate anche dal Servizio Valutazioni Ambientali della Regione Abruzzo che invita ad evitare il consumo di suolo (in questo caso di un suolo prezioso trattandosi di sabbia). D’altronde evitare la costruzione di piscine sull’arenile è una scelta lungimirante che aiuta a fronteggiare l’innalzamento del mare e la conseguente erosione costiera.
• L’escavazione e lo sbancamento sull’arenile configurano il reato di distruzione e deturpamento di bellezze naturali.
• All’interno di aree soggette a vincolo non è possibile costruire opere di rilevanza paesaggistica, anche se si tratta di piscine interrate (vedi sentenza Consiglio di Stato n. 18/2013)
Facciamo notare che l’unica piscina finora costruita (in contrasto col PRG e col Piano demaniale comunale dell’epoca) si trova fuori della zona edificabile, in un ambito che prevede, anche in questa variante (all’art. 4.2 lettera a)  solo attrezzature mobili.
Allora rispondiamo alla domanda iniziale: le piscine sull’arenile danneggiano l’ambiente, il paesaggio e l’economia, insomma a danneggiano Giulianova. Quando si parla di turismo sostenibile occorre poi essere coerenti. Nei commenti al nostro post sulla pagina Facebook trovate le Osservazioni – II Cittadino Governante