TERAMO – Dura nota del gruppo ultrà di Teramo Zezza sul calcio e sul Teramo Calcio.

Ce n’è per tutti, iniziando dalla persistente chiusura degli stadi “…fino a quando, all’interno, resterà in vigore la restrizione del distanziamento – si legge in una nota diffusa in rete -, pur restando giusto e necessario garantire la salute di tutti, saremo costretti a disertarlo” per poi lamentare una situazione che riguarda i diffidati teramani che “…devono continuare a firmare in questura anche nelle occasioni di partite che si disputano a porte chiuse, quando in gran parte d’Italia non è così“.

Non mancano affermazioni decise nei riguardi sia del presidente, con il quale “…è molto difficile avere udienza” e che viene criticato “… per l’insensato ed immotivato silenzio stampa, per le residenze costiere dei calciatori che sono privati degli stimoli dati dal vivere la città, di atteggiamenti vari che non piacciono, dei soldi spesi in maniera spropositata per il responsabile del settore giovanile”, sia del DG, reo di aver fatto sottoscrivere contratti faraonici a calciatori dei quali, oggi, è molto difficile “liberarsi”.

Nella nota si precisa che, fino a qualche mese addietro, sarebbe stata sposata la “campagna di sostegno al Teramo” ma, dopo i fatti ultimi, anche riferiti a rapporti umani inesistenti, sembra essere davvero di cattivo gusto chiedere aiuto proprio a coloro che si sono sentiti offesi.

Resta aperta la volontà di un “faccia a faccia” senza dimenticare di formulare un grande in bocca al lupo ai biancorossi.