TERAMO – Lo scorso 6 luglio titolavamo: “Tutto dipenderà dal Tar Lazio e molto meno dagli organi sportivi“. Così è stato.
L’avv. Cesare Di Cintio della DCF Sport Legal che tutela gli interessi del Teramo Calcio, ha chiesto al Tar del Lazio la “sospensione dell’esecuzione del provvedimento” firmato all’unisono, seppur in fasi diverse, sia dalla Covosic sia dal Collegio di Garanzia del Coni, al fine di impugnare la mancata iscrizione dei biancorossi al prossimo campionato di Lega Pro. Dovrebbe, così pare, essere esaminato nei primi giorni della prossima settimana, considerando che in quella successiva, martedì 2 agosto, la FIGC presenterà, proprio dalla sede del Coni e in diretta su Rai Sport dalle ore 12:00, i calendari della prossima stagione calcistica: senza il Teramo e senza il Campobasso, con Fermana e Torres al loro posto.
Se tanto ci dà tanto, ammesso e non concesso che sospensiva sarà, appare evidente che la FIGC proseguirà il cammino sulla propria strada sia per gli obblighi dovuti alle società ripescate che avrebbero assolto, nel mentre, ad ogni incombenza richiesta per rientrare a far parte del calcio professionistico, sia perché il Teramo Calcio, sospensiva o non, dovrà comunque essere giudicato dal Tar Lazio, guarda caso nello stesso giorno, se non in quello successivo, di presentazione dei calendari!
Cosa si prevede? Se sospensiva dovesse essere, in attesa della sentenza, non è da escludere che in fase di presentazione dei calendari possano essere previste una o due squadre in sovrannumero, magari una nel girone B (isc=Teramo Calcio) ed una seconda nel girone C (ypsilon=Calcio Campobasso): storie già vissute nelle sofferenze di un mondo del pallone mai riorganizzato e che mai risponderà ai tanti interrogativi che ci poniamo da anni, non soltanto in questa tristissima estate biancorossa.
Fermandoci alle ultime due stagioni, tanto per non andare oltre, i casi eclatanti che pure avevano avuto il lasciapassare dagli Organi Federali, rispondono ai nomi di Trapani e Catania. La prima si auto-espulse disertando la trasferta di Catanzaro (4 settembre 2020) dopo aver rinunciato alla gara di Coppa Italia contro il Brescia ed alla prima di campionato contro la Casertana, mentre la seconda fu fermata dal Tribunale di Catania che ne bloccò l’esercizio provvisorio (9 aprile 2022) estromettendola dal mondo professionistico e falsando un campionato intero.
Ha pagato nessuno per queste situazioni abnormi?