TERAMO – Dando per molto probabili le cessioni di Pietro Cianci e di Simone Santoro e per possibili quelle di Salim Diakite e di Matteo Piacentini, oggi il Teramo sarebbe da ricostruire quasi daccapo. E’ incoraggiante l’ottimismo del presidente della squadra di calcio della nostra città, ma andare un po’ cauti, non guasterebbe.
Proviamo a ricostruire l’attuale rosa di prima squadra, escludendo i giovani che, anche per necessità, saranno comunque inseriti, almeno nel raduno.
Portieri: Mattia Valentini (’97) e Ahmed Mejri (’01)
Difensori: Niccolò Bellucci (’01), Marco Soprano (’96) e Daniele Trasciani (’00) – in forse Salim Diakite (’00) e Matteo Piacentini (’99) –
Centrocampisti: Daniele Arrigoni (’88), Riccardo Cappa (’99), Domenico Mungo (’93) e Federico Viero (’99) – in forse Simone Santoro (’99) –
Attaccanti: Daniel Birligea (’00), Simone Minelli (’97) – in forse Pietro Cianci (’96) –
Federico Guidi, il “probabile” futuro allenatore dei biancorossi, predilige il 4-3-3. Così dovesse giocare, il primo dei rimpianti è quello di Davide Di Francesco, un 2001 che era già a Teramo e che il Campobasso ha fatto suo, seppur in prestito, da qualche giorno. Sulla fascia destra avrebbe fatto molto bene, alla terza stagione tra i professionisti… Sul fatto, poi, che Carlo Ilari sarebbe stato gradito persino dalla proprietà, aumenta i motivi di rammarico, per più di un motivo…
Ecco, comunque, come si presenterebbe, oggi, il Teramo 2021-’22 con le auspicate cessioni portate a termine: Valentini in porta; difesa a quattro con: ?, Trasciani, Soprano e Bellucci; a centrocampo fungerebbero Mungo, Arrigoni e Viero e in avanti ?, Birligea e Cappa (Minelli). Escludendo il lancio in prima squadra di atleti provenienti dalle formazioni minori, la rosa biancorossa avrebbe bisogno di almeno sette innesti: un portiere, due o tre difensori, due centrocampisti e due attaccanti.
Tanti, sì, ma non preoccupa dove reperirli, ma come.