TERAMO – Che la Coppa Interamnia sia da da sempre il miglior biglietto da visita della nostra città nel mondo, è una certezza, al pari del fatto che sia in difficoltà. Ma mica da oggi?
La mia generazione sta invecchiando con lo stesso passo dei problemi legati alla più grande manifestazione di handball giovanile nel mondo, la quale, nel tempo, è stata tanto altro ancora (mostre-mercato internazionali, concerti, artisti di strada, presenze di gruppi folkloristici internazionali…), riuscendo a dare vita ad una programmazione socio-culturale di livello assoluto, omaggiando sia la nostra città sia l’Abruzzo intero!
Il presente, però, è inevitabile. Nei fatti non c’è mai stato il vero decollo, ad iniziare da una Federazione che non l’ha mai sentita propria (anzi) per poi continuare con tutti coloro che sono venuti meno quasi completamente in troppe circostanze, e ci riferiamo ai politici, senza distinzioni di partito.
Dinanzi alla “benevolenza” del capo chino (colpevolmente, sempre) bisognava invece “sputtanare” tutti coloro che avrebbero dovuto recepirne l’importanza, anziché fregarsene… e dire che ci sono stati persino dei conferimenti dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed i Patrocini del 2011 dei Ministri del Turismo Maria Vittoria Brambilla e della Gioventù, Giorgia Meloni!
Ricordiamo che già in una delle prime edizioni, parlavamo della Coppa come della manifestazione di Pier Luigi Montauti e del compianto Giorgio Binchi, che ci lasciò nel 2007, ad appena 44 anni, da primo dei suoi collaboratori. E’ cambiato qualcosa da allora?
No, e forse anche questo è un limite; adesso è il momento di accogliere con benevolenza il probabile avvento di un Comitato Promotore che vedrà il Comune capofila.
Basta con Montauti? Mai, sarebbe da folli, ma bisogna cambiare e forse andava fatto prima.