TERAMO – Anche Roberto Furlan, under 2003, vestirà la maglia biancorossa per la prossima stagione: il calciatore che era rientrato alla base da Fano (Serie D) lo scorso anno dopo l’esordio biancorosso in Lega Pro con Federico Guidi, ha firmato, nel pomeriggio, il rinnovo del contratto con il Città di Teramo.

Dopo gli altri tre teramani doc che lo avevano preceduto, Emanuele Ferraioli, Stefano D’Egidio ed Alfonso Pepe e dopo l’ingaggio di Alessandro Sanseverino dalla Torrese, arriva pertanto anche la firma del giovane figlio d’arte ma che, nonostante la giovane età, vanta comunque un campionato vinto e la certezza d’aver conosciuto anche un tipo calcio diverso da quello con il quale aveva approcciato. Potrà soltanto continuare a crescere.

Comunicato stampa della società – La Ssd Città di Teramo rende nota la riconferma del difensore Roberto Furlan, il quarto teramano nella rosa che affronterà la prossima stagione di Eccellenza 2023/24, il primo
under del nuovo corso.
Classe 2003, figlio d’arte (il padre Stefano ha militato nel Diavolo nella stagione 1992/93), dopo aver vissuto la trafila delle giovanili a Teramo fino all’esordio in Lega Pro, Roberto aveva riabbracciato la squadra della sua città lo scorso dicembre, trasferendosi dal Fano (Serie D) a campionato in corso e scendendo in campo con il Diavolo in 14 occasioni.
«Non mi vedo come un under – il suo pensiero – ma come un ragazzo pronto a dare un contributo fattivo alla squadra. Avevo sentito il Ds D’Ercole un paio di settimane fa, poi nelle ultime ore ci siamo incontrati e, dopo una veloce chiacchierata, abbiamo immediatamente trovato l’intesa. Mi ha impressionato l’organizzazione e la voglia di crescere della nuova società, sappiamo di dover disputare un campionato di vertice, provando possibilmente a
vincere e, da questo punto di vista, ritengo che la teramanità possa fungere da ulteriore stimolo, oltre ad essere una grande soddisfazione. Sono lieto di ritrovare mister Pomante che, da ex difensore qual è stato, mi ha migliorato partita dopo partita, senza dimenticare la fondamentale riconferma di Pepe, un fratello maggiore per me, prima che un indiscusso leader. Il mio auspicio è quello di vedere tanta gente a supportarci, ne abbiamo bisogno noi e la città, per ritrovare presto categorie più consone».