TERAMO – Quando le voci su questo e su quel tema superano il chiacchiericcio, qualcosa di vero c’è sempre. Il presidente del Teramo Calcio, nell’ultimo anno, non ha mai tenuto nascosto, anzi, di essere disposto ad aprire ad altri o a farsi da parte se…

I fattacci ultimi (vicenda Di Mascio – ndr) hanno semplicemente rafforzato quella che rimane una sua precisa volontà, della quale la città deve prendere atto. Passano in second’ordine, pertanto, i programmi societari futuri, ma non l’iscrizione, della quale il presidente si farà carico come annunciò a Supergol, seppur con qualche distinguo.

Che cosa potrà accadere, allora? Rimangono le voci di un possibile “passare la mano”, anche giustamente incontrollabili. Se Franco Iachini stesse trattando la cessione, anche parziale, delle quote sociali, è giusto che lo faccia nel rispetto del massimo riserbo, con la città che ne verrebbe a conoscenza subito dopo, proprio come nell’estate del 2019.

Certo è che questi due anni sono stati sin troppo lunghi e di certo sufficienti per conoscersi meglio: da una parte l’imprenditore “non figlio del calcio” e dall’altra quella che rimarrà sempre e comunque la sua città: Teramo.

Se ne uscisse con la forza pari e contrapposta a quella che ne segnò l’approdo?