Difesa delle risorse per l’agricoltura, a partire dalla Pac che è un punto non negoziabile; obbligo dell’origine in etichetta; eliminazione del codice doganale per identificare il made in Italy; revisione degli accordi di libero scambio, standard produttivi uguali per tutti, tecniche agricole sostenibili e coerenti con il modello agricolo europeo; una grande iniziativa europea per combattere la perdita del suolo e della fertilità in atto in Europa e nel mondo: sono sette i punti cardine del “Contratto per le elezioni europee” che, predisposto da Coldiretti in vista delle elezioni europee del 26 maggio, è stato presentato in questi giorni dal presidente di Coldiretti Abruzzo Silvano Di Primio e dal direttore Giulio Federici anche ai candidati abruzzesi di tutti gli schieramenti politici per la loro condivisione.
“Un documento – dice Coldiretti Abruzzo – per focalizzare l’attenzione sul settore agroalimentare, strategico per l’economia e di grande importanza per i cittadini consumatori – ricordiamo che l’agricoltura italiana in questo lungo decennio di depressione ha svolto una cruciale funzione anticiclica, basti pensare che la produzione agricola nel decennio è cresciuta dell’11,2% e il valore aggiunto agricolo dell’8,6%. Per non parlare dell’export agroalimentare, che è aumentato del 70,9% raggiungendo la cifra 41,8 miliardi di euro a fine 2018. In questa luce – conclude Coldiretti Abruzzo – serve che i futuri rappresentanti italiani al Parlamento Europeo, in un delicato equilibrio fra interessi nazionali e interessi europei, sappiano tutelare e proteggere questo patrimonio”.