CIVITELLA DEL TRONTO – Il Comune, impegnato in un’importante opera di restauro della Fortezza, ha avviato un progetto di comunicazione sullo stato di avanzamento dei lavori in corso. Servirà a raccontare le migliorie apportate alla struttura, fare divulgazione culturale e scientifica sulla fortezza e sullo stesso borgo e ad accompagnare i turisti e gli abitanti in questa fase transitoria, in vista della riapertura completa.
Il progetto si sviluppa grazie alla collaborazione con MAC Factory, uno spin-off dell’Università di Teramo specializzato in comunicazione per la cultura. La società, gemmata nel 2022 dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione, ha già lavorato con progetti e enti del territorio, come la mostra “Sono tutta negli occhi. Sebastiana Papa fotografa (1932-2002)”.
I lavori di consolidamento della Fortezza, da cronoprogramma, vedranno la loro conclusione nel mese di dicembre 2024. L’intervento è stato reso possibile grazie all’azione dell’Amministrazione che ha ottenuto circa 8 milioni di euro di finanziamento, di cui 4 milioni Fondi Masterplan Sud, 2 milioni Fondi Mibact, 650mila euro fondi P.N.C, 350mila euro fondi Sisma 2016 e 950.000 euro per rimborso danni neve 2017.
Come è noto, la struttura necessitava di importanti opere di consolidamento non più derogabili, così come di adeguamento a nuovi regolamenti per l’accessibilità e la sicurezza, al fine di mantenere pienamente viva la sua funzionalità sia come sito turistico, sia come location per grandi eventi. Nei mesi passati si è cercato di limitare l’impraticabilità di aree, procedendo per lotti e mantenendo la struttura visitabile. In quest’ultima fase, il Comune ha deciso di raccontare l’attività in corso, i cambiamenti in atto – visibili e non – e, soprattutto, di presentare una nuova visione della Fortezza al centro della rigenerazione del turismo locale.
Il progetto si inserisce nell’ottica di una restituzione completamente funzionalizzata alla comunità di un bene e della sua identità. Quella che ruota attorno alla Fortezza di Civitella è, infatti, una comunità che ha a cura il proprio territorio: per questo è fondamentale alimentare e sostenere il legame stretto e partecipativo che esiste tra cittadini enti e istituzioni, in una nuova fase che si apre sul sito storico e, in generale, sull’intero borgo.