TERAMO – I numeri non sbagliano, perché la matematica è scienza esatta. In un intero girone del campionato, il Teramo, in 16 gare disputate, ha collezionato 18 punti, una media pari ad un 1,13 punti a partita, l’equivalente di 41 punti complessivi in un girone a 19 squadre: è media da piccola squadra che rischierebbe seriamente i play-out, ed il Teramo piccola squadra non lo è. Sarà anche “spuntata” ma ha un organico che, almeno per quanto riguarda i costi d’esercizio, davanti ne ha appena 5, quindi 13 alle spalle, come dichiarato dal presidente della squadra di calcio della nostra città, in un’intervista televisiva.
E’ vero che l’undici di Massimo Paci aveva avuto, fino alla tredicesima giornata, un rendimento addirittura strabiliante (24 punti conseguiti e terzo posto in classifica con 2 sole sconfitte, 15 reti realizzate –media 1,15– e 8 subite –media 0,62-). Da allora il trend è però peggiorato, soprattutto in difesa; pur confermando la cronica anemia in zona goal (16 reti realizzate in 16 partite –media 1,00-), la difesa, che era considerata un bunker, ha accusato una vulnerabilità più che doppia (21 subite –media 1,30-). Inevitabilmente, il trend non poteva che essere quello che è, con le attuali prime 10 della classifica che hanno, tutte, fatto molto meglio dei biancorossi: persino Virtus Francavilla, Monopoli e Potenza, che oggi sono fuori dalla griglia play-off, hanno conseguito dai 3 ai 5 punti in più.
Il distacco, nella parziale classifica di un intero girone, è pesante per i biancorossi, perché il Palermo, che sarebbe la virtuale nona, con una gara in meno, ha 5 punti di vantaggio. Le altre addirittura, almeno 8…