“Ieri il CdA dell’AMP Torre del Cerrano ha eletto il suo presidente, dando finalmente attuazione a quanto stabilito dallo Statuto dell’ente. Dopo mesi persi dietro l’arroganza e la bulimia di potere del centro destra abruzzese, a tutti i livelli, si è arrivati alla conclusione che il M5S di Pineto e Silvi hanno sempre sostenuto. Facciamo quindi i nostri migliori auguri di buon lavoro al neoeletto presidente del CdA dott. Fabiano Aretusi, membro del CdA nominato dal Comune di Pineto in quota associazioni ambientaliste e che ha sempre avuto la nostra fiducia. Auguriamo buon lavoro anche al vicepresidente Walter Varani, membro nominato dal Comune di Silvi. Speriamo ora che i tre membri nominati dal centro destra, Varani, Palozzo e Ruggieri, si mettano immediatamente a disposizione dell’ente per dare il loro contributo e a lavorare in armonia all’interno del CdA. Un ringraziamento particolare va al consigliere dott. Giuseppe Gentile, nominato dal Comune di Pineto in rappresentanza delle minoranze consiliari dei vari enti consorziati e fortemente voluto dal M5S di Pineto e Silvi, per l’equilibrio dimostrato in questa fase così complicata per l’AMP e soprattutto per le sue competenze, che senza alcun dubbio saprà mettere a disposizione per il raggiungimento degli obiettivi dell’Area Marina Protetta e per i territori di Pineto e Silvi, sia nell’ambito della tutela dell’ambiente, dell’ecosistema marino e del paesaggio, sia per lo sviluppo turistico improntato alla sostenibilità, così cruciale per i nostri territori”. Così in una nota congiunta i Consiglieri del M5S di Pineto, Filippo Da Fiume e Silvia Mazzocchetti, di Silvi Simona Astolfi e Massimo Blasiotti e del Gruppo Attivisti M5S Pineto – Silvi.
“Riguardo ad alcune indiscrezioni uscite sulla stampa – continuano i pentastellati – di un fantomatico accordo fra centro sinistra e centro destra, in merito alla sostituzione di uno dei membri del CdA (per la rappresentante di genere), alla nomina del direttore (per il quale, ricordiamo, è pendente un bando concorso) e alla costituzione di una non meglio precisata società di servizi dell’AMP (mentre nel frattempo si è finalmente proceduto alla liquidazione della precedente società di servizi, la Cerrano Trade, che ha dato una pessima prova di se), ribadiamo la nostra ferma contrarietà a qualsiasi accordo sottobanco. Per quanto concerne la questione della quota rosa in seno al consiglio, ben venga ovviamente se fatta alla luce del sole e in sostituzione di uno dei membri nominati dal centro destra, anche se, in un’ottica di sostanziale parità uomo donna, la nostra preferenza sarebbe, ove possibile, per la nomina di un direttore donna (magari con un nuovo bando di concorso), anche in considerazione del fatto che il CdM, in una nota inviata all’AMP, ha stabilito l’assoluta legittimità del CdA costituito da soli uomini. Quale segnale più forte, allora, in merito ad una effettiva e sostanziale parità di genere tra uomo e donna, se non la nomina di una direttrice al vertice dell’AMP?”