TERAMO – Quando sbagli un calcio di rigore sullo 0-0 (atterramento di Pavone ad opera del portiere Michelin) e la conseguente ribattuta (Galesio) e quando, dopo due minuti, al 40° della prima frazione, becchi il secondo giallo (molto opinabile) ed il rosso, lasciando i tuoi in dieci contro una signora squadra, ovvio che diventi il protagonista in negativo del confronto, condizionando la partita in maniera decisiva (L’Aquila anche sullo 0-0 non aveva sofferto, ed è vero, ma neanche aveva prodotto). A quel punto, in 10 contro 11, non poteva che finire così come è finita, con i rossoblù di De Feudis che nella ripresa, alla lunga, hanno fatto loro la partita (in goal Alessandretti come a Chieti – ex Giulianova – e poi con Persano).

Nella giornata negativa dei biancorossi, si aggiungano gli infortuni di Menna (nella ripresa entra Cangemi in sua vece ma per il gioco degli under esce anche D’Egidio a vantaggio di Bustos) e poi, come se non bastasse, pochi minuti dopo, al 6°, anche di Pietrantonio che esce per una botta (entra Loncini). Si ha netta l’impressione che i biancorossi, a quel punto ed in quelle condizioni, puntino a portarla alla fine mantenendo il nulla di fatto, ma non ci riescono. Dal vantaggio sugli sviluppi di un corner di Banegas corretto in mischia sul palo lungo dal bravo difensore aquilano al raddoppio di Persano, a porta vuota, per una palla persa in mediana dai padroni di casa e confezionata da Banegas (non ha segnato ma ha firmato due assit), il passo è stato brevissimo.

Certo, dispiace, al giro di boa, prendere coscienza del fatto che il campionato se lo giocheranno altri e non perché sia mai stato un obiettivo del Città di Teramo, ma perché stare attaccati alle primissime regala stimoli assoluti a tutti, ambiente incluso.

Resta che il Città di Teramo ha sviluppato un campionato da protagonista, almeno per tutto il girone di andata; adesso, dopo la sosta natalizia, dovrà ritrovare le stesse, identiche motivazioni dei giorni migliori, pur nella consapevolezza del fatto che la sconfitta odierna lo abbia fatto scivolare al quinto posto, superato anche dal Chieti e dall’Ancona.

(da ufficio stampa) – Il “Derby del Gran Sasso” va a L’Aquila che si conferma storicamente a suo agio al “Bonolis”, espugnandolo stavolta per 0-2 e confermandosi vice-capolista.
Il Diavolo scivola, invece, al quinto posto, scavalcato da Chieti e Ancona, ma chiude comunque il girone d’andata nei play-off.
Davanti ad oltre 3.500 spettatori, D’Egidio e compagni partono forte, creando subito i presupposti per il vantaggio che potrebbe arrivare dal dischetto (fallo su Pavone), se Galesio non si facesse ipnotizzare dall’ex compagno di squadra Michielin, con l’attaccante argentino che si farà espellere per una più che dubbia, doppia ammonizione, quattro giri di lancette dopo, dall’ormai “consueta” direzione arbitrale, oggi capitanata da Ferrara di Roma 2. La partita, ormai indirizzata su certi binari, premia il cinismo de L’Aquila, mentre il Teramo si lecca le ferite, viste la squalifica di Galesio e gli infortuni da valutare di Menna e Pietrantonio, entrambi usciti anzitempo dal rettangolo di gioco.
La preparazione riprenderà dopo le festività natalizie, venerdì 27, senza soste (eccezione fatta per il primo gennaio), in vista di un altro turno casalingo, domenica 5 gennaio 2025, contro il Fossombrone.

TERAMO (3-4-2-1): 22 Di Giorgio, 29 Menna (46’ Cangemi), 6 Cipolletti (Vk), 55 Brugarello; 34 Cum (71’ Tourè), 44 Angiulli (87’ Ferraioli), 20 Messori, 3 Pietrantonio (53’ Loncini); 19 Pavone, 10 D’Egidio (46’ Bustos); 9 Galesio – A disp.: 1 Torregiani, 5 Pepe, 8 Esposito, 16 D’Amore, 21 Ferraioli – All.: Petrarca (squalificati Pomante e Vespa).

L’AQUILA (4-3-3): 12 Michielin, 2 Gueli (33’ Savor), 13 Alessandretti, 25 Brunetti (K), 3 Di Santo; 8 Del Pinto (60’ Persano), 5 Barberini, 20 Zuccherato (32’ Maglione); 10 Banegas, 9 Belloni, 27 Misuraca (78’ Aversa) – A disp.: 22 Negro, 6 Scognamiglio, 14 Keita, 18 Giandonato, 26 Russo – All.: De Feudis.

Arbitro: Ferrara di Roma 2.
Assistenti: Nappi di Latina e Gookooluk di Civitavecchia.

Ammoniti: Galesio (T), Cipolletti (T), Misuraca (L), Messori (T), Del Pinto (T), Barberini (L), Pavone (T), Banegas (L), Cangemi (T), Persano.
Espulsi: Galesio (T).
Reti: 65’ Alessandretti (L), 75’ Persano (L).
Spettatori: 3.500 (700 ospiti).
Recupero: 6’pt; 6’st.